7 novembre (Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico sono ai massimi da dieci anni oggi, mentre i prezzi del greggio cedono terreno dopo avere raggiunto ieri il picco da oltre due anni sulla scia degli sviluppi politici in Arabia Saudita.
L'indice regionale MSCI, che non comprende Tokyo, alle 8,10 segna +0,71% a 561,36 punti. L'indice Nikkei della borsa giapponese ha chiuso a +1,73%, ai massimi da quasi 26 anni.
"Gli investitori stranieri che erano sottopesati sui titoli giapponesi nell'estate stanno portando le posizioni di investimento a neutral e addirittura overweight", commenta Norihiro Fujito, senior investment strategist di Mitsubishi UFJ Morgan Stanley (NYSE:MS) Securities.
In Arabia Saudita lo scandalo su un giro di corruzione ha portato all'arresto di reali, ministri e investitori, compreso il miliardario Alwaleed bin Talal.
"Per il momento i timori sulle notizie saudite non sembrano pesare sull'azionario Usa, ma se diventeranno un problema in futuro, potrebbero avere un impatto sui titoli giapponesi", dice Yutaka Miura, senior technical analyst di Mizuho Securities in Tokyo.
SHANGHAI ha chiuso in territorio positivo, con le blue chip ai massimi da due anni, sulla scia del rinnovato ottimismo per la crescita economica.
HONG KONG in forte rialzo. Il titolo Prada guadagna oltre l'1,3%.
SYDNEY ha chiuso vicino ai massimi da dieci anni. La Banca centrale australiana ha lasciato i tassi invariati all'1,5%, in una decisione ampiamente attesa alla luce delle previsioni di solidità dell'economia per il prossimo futuro.
Chiusura in rialzo per TAIWAN.
SINGAPORE tocca i massimi da oltre due anni, spinta dalle banche.
In territorio negativo SEUL e MUMBAI.
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