Investing.com - Il dollaro è in salita contro l’euro e lo yen questo martedì dal momento che il biglietto verde è sostenuto dalle aspettative che la Federal Reserve possa ridurre le sue misure di stimolo questa settimana.
L’euro è in calo contro il dollaro, con EUR/USD giù dello 0,22% a 1,3644 da 1,3671 di ieri.
Il cambio USD/JPY ha toccato il massimo di 103,25, per poi attestarsi in salita dello 0,48% a 103,04, in aumento dal minimo di sette settimane di ieri di 101,76.
Gli investitori attendono la dichiarazione di politica monetaria della Fed di domani tra le aspettative che la banca possa tagliare il suo programma di acquisti di altri 10 miliardi di dollari a 65 miliardi di dollari al mese. La banca centrale aveva annunciato il primo taglio al programma di stimolo a dicembre.
I timori per il ridimensionamento del programma di stimolo della Fed e le preoccupazioni per un eventuale rallentamento in Cina hanno alimentato un forte selloff delle valute emergenti nelle ultime sedute.
Il sentimento sulle valute dei mercati emergenti è rimasto precario in vista del vertice di emergenza della banca centrale turca nel corso della giornata. La lira turca è scesa a nuovi minimi contro il dollari ieri, facendo diminuire la propensione al rischio.
La sterlina è in leggero calo, con GBP/USD giù dello 0,08% a 1,6570. La sterlina non ha risentito dei dati preliminari che hanno mostrato una crescita economica in Gran Bretagna in linea con le aspettative nel quarto trimestre.
L’economia in Gran Bretagna è aumentata dello 0,7% negli ultimi tre mesi del 2013, in calo dalla crescita dello 0,8% del trimestre precedente, ed è cresciuta del 2,8% dall’anno precedente.
Su base annua, il prodotto interno lordo britannico è stato dell’1,9% nel 2013, in salita dallo 0,3% dell’anno precedente, la più veloce crescita annua dal 2007.
Il cambio USD/CHF è in salita dello 0,45% a 0,9001 da 0,8960 di ieri.
Il dollaro australiano è in salita contro il biglietto verde, con AUD/USD in aumento dello 0,64% a 0,8794 dal momento che sono diminuite le aspettative di un ulteriore taglio dei tassi da parte della Reserve Bank dopo i dati che hanno mostrato un aumento delle condizioni delle imprese al massimo degli ultimi due anni e mezzo a dicembre.
La National Australia Bank ha dichiarato che l’indice mensile delle condizioni delle imprese è salito a quattro a dicembre da una lettura di meno tre a novembre, dal momento che i tassi di interesse bassi, l’aumento dei prezzi delle case e un tasso di cambio più debole hanno spinto le vendite e la redditività.
L’indice della fiducia delle imprese della NAB è rimasta invariata a sei a dicembre.
Il cambio NZD/USD è in salita dello 0,40% a 0,8265, seguendo i rialzi del dollaro australiano.
Il dollaro USA si è riavvicinato al massimo di quattro anni e mezzo contro il dollaro canadese, con USD/CAD in salita dello 0,29% a 1,1147.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,25% a 80,78.
L’euro è in calo contro il dollaro, con EUR/USD giù dello 0,22% a 1,3644 da 1,3671 di ieri.
Il cambio USD/JPY ha toccato il massimo di 103,25, per poi attestarsi in salita dello 0,48% a 103,04, in aumento dal minimo di sette settimane di ieri di 101,76.
Gli investitori attendono la dichiarazione di politica monetaria della Fed di domani tra le aspettative che la banca possa tagliare il suo programma di acquisti di altri 10 miliardi di dollari a 65 miliardi di dollari al mese. La banca centrale aveva annunciato il primo taglio al programma di stimolo a dicembre.
I timori per il ridimensionamento del programma di stimolo della Fed e le preoccupazioni per un eventuale rallentamento in Cina hanno alimentato un forte selloff delle valute emergenti nelle ultime sedute.
Il sentimento sulle valute dei mercati emergenti è rimasto precario in vista del vertice di emergenza della banca centrale turca nel corso della giornata. La lira turca è scesa a nuovi minimi contro il dollari ieri, facendo diminuire la propensione al rischio.
La sterlina è in leggero calo, con GBP/USD giù dello 0,08% a 1,6570. La sterlina non ha risentito dei dati preliminari che hanno mostrato una crescita economica in Gran Bretagna in linea con le aspettative nel quarto trimestre.
L’economia in Gran Bretagna è aumentata dello 0,7% negli ultimi tre mesi del 2013, in calo dalla crescita dello 0,8% del trimestre precedente, ed è cresciuta del 2,8% dall’anno precedente.
Su base annua, il prodotto interno lordo britannico è stato dell’1,9% nel 2013, in salita dallo 0,3% dell’anno precedente, la più veloce crescita annua dal 2007.
Il cambio USD/CHF è in salita dello 0,45% a 0,9001 da 0,8960 di ieri.
Il dollaro australiano è in salita contro il biglietto verde, con AUD/USD in aumento dello 0,64% a 0,8794 dal momento che sono diminuite le aspettative di un ulteriore taglio dei tassi da parte della Reserve Bank dopo i dati che hanno mostrato un aumento delle condizioni delle imprese al massimo degli ultimi due anni e mezzo a dicembre.
La National Australia Bank ha dichiarato che l’indice mensile delle condizioni delle imprese è salito a quattro a dicembre da una lettura di meno tre a novembre, dal momento che i tassi di interesse bassi, l’aumento dei prezzi delle case e un tasso di cambio più debole hanno spinto le vendite e la redditività.
L’indice della fiducia delle imprese della NAB è rimasta invariata a sei a dicembre.
Il cambio NZD/USD è in salita dello 0,40% a 0,8265, seguendo i rialzi del dollaro australiano.
Il dollaro USA si è riavvicinato al massimo di quattro anni e mezzo contro il dollaro canadese, con USD/CAD in salita dello 0,29% a 1,1147.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,25% a 80,78.