Investing.com – Sembra aver bene afferrato le richieste perentorie del suo azionista di maggioranza il Presidente Letta, e inizia ora a parlare di un nuovo esecutivo entro febbraio, anziché di semplice rimpasto.
Del resto Renzi è stato chiarissimo o si raggiunge un accordo sulle riforme e si cambia il Paese oppure si va al voto e si manda a casa il governo.
Letta si rende conto che il Governo si sta indebolendo sempre più sia a causa della determinazione di Renzi che non intende retrocedere su nessun fronte, sia per lo strisciante scontento del Nuovo Centro Destra dopo le dimissioni della De Girolamo.
Sembra che i candidati più probabili alla sostituzione siano, oltre alla dimissionaria De Girolamo, per la quale si fa il nome di Bruno Tabacci, Anna Maria Cancellieri, anch’essa uscita piuttosto politicamente malconcia dalla vicenda degli arresti domiciliari concessi a Giulia Maria Ligresti, Enrico Giovannini ministro del Lavoro, Flavio Zanonato ministro dello Sviluppo.
Prevedibile che nel nuovo governo Letta la rappresentanza dovrà essere di peso, al fine di garantirne la stabilità ma Renzi al riguardo rimane guardingo e si defila da un vecchio clichè politico che lo vedrebbe reclamare la sua quota di ministri, sostituendo magari anche gli esponenti Bersaniani con nuovi Renziani.
Renzi, riluttante ad adeguarsi alle vecchie logiche di partito, insiste sul nuovo corso che deve essere caratterizzato da nuove logiche e non dal solito ed inaccettabile spartimento di poltrone.
Sullo sfondo di un quadro così complesso si staglia chiara l'immagine di Berlusconi che nonostante le condanne riportate e la decadenza da parlamentare, riesce ancora a condizionare lo svolgersi della scena politica e di governo italiana.