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Le cinque cose da seguire sui mercati questo lunedì

Pubblicato 11.06.2018, 15:37
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo lunedì
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Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo lunedì 11 giugno:

1. Trump rifiuta di firmare il documento del G7 e si prepara al summit con la Corea del Nord

Geopolitica al centro della scena questo lunedì, con i trader che tornano alle scrivanie dopo il fine settimana. Le aspettative sul summit del G7 non hanno deluso e le tensioni commerciali restano alte.

Il Presidente Donald Trump si è rifiutato di sottoscrivere una dichiarazione del G7 che richiede una riduzione dei dazi, accusando invece gli storici alleati di trattare gli Stati Uniti in maniera ingiusta.

Dopo che il Primo Ministro canadese Justin Trudeau ha definito i dazi USA “offensivi”, Trump ha risposto dichiarando che la conferenza stampa di Trudeau era stata “disonesta e debole”, ha criticato la Germania per il fatto di spendere meno soldi nella NATO rispetto agli USA ed ha avvertito che il suo governo intende imporre “dazi sulle automobili che stanno invadendo il mercato statunitense”.

Il Ministro per l’Economia tedesco Peter Altmaier ha ribadito tuttavia che “il trambusto al summit del G7 in Canada ha fatto avvicinare ancora di più l’Unione Europea. È importante che dimostriamo di essere uniti a tutti i livelli”.

L’attenzione si sposta ora su Singapore, dove Trump si prepara allo storico summit con il leader nordcoreano Kim Jong Un di domani. Riferendosi all’incontro, Trump ha affermato “Penso che andrà molto bene”.

Entrambi i leader sono arrivati a Singapore ieri, i funzionari di entrambe le parti hanno partecipato a due ore di trattative per discutere le differenze di opinione in merito alla denuclearizzazione.

Il Segretario di Stato USA Mike Pompeo ha riferito che i vertici sono stati “sostanziali e dettagliati” ma non ha lasciato trapelare nulla sull’esito.

In una conferenza stampa, Pompeo ha poi aggiunto che Trump ritiene che Kim abbia un’opportunità senza precedenti e che spera che il summit apra la strada ad altre trattative produttive.

Pompeo ha chiarito che l’obiettivo degli Stati Uniti in merito alla Corea del Nord non è cambiato e che le sanzioni resteranno in vigore fino alla denuclearizzazione.

2. Borse globali al rialzo, propensione al rischio

Le borse globali salgono questo lunedì, i mercati non sembrano essere stati colpiti dal previsto esito del G7 e sono stati probabilmente consolati dal tono ottimista che Trump sembra aver adottato nei confronti del vertice con la Corea del Nord.

I future USA puntano ad un’apertura mista a Wall Street, con i future Dow che trainano i rialzi ma gli indici S&P e Nasdaq sembrano più cauti. Alle 6:02 ET (10:02 GMT), i future Dow blue chip salgono di 39 punti, o dello 0,15%, i future S&P 500 vanno su di un punto, o dello 0,03% mentre i future Nasdaq 100 scendono di 2 punti, o dello 0,02%.

Positive le borse europee questa mattina: il nuovo ministro dell’economia italiano ha promesso che l’Italia resterà nell’euro, facendo rientrare i timori degli investitori di un disfacimento della zona euro e incoraggiando il sentimento dopo un summit G7 piuttosto teso.

I titoli asiatici hanno mostrato meno entusiasmo, chiudendo misti sebbene al di sopra dei minimi intraday. L’indice nipponico Nikkei 225 ha chiuso a +0,5%, mentre in Cina l’indice Shanghai Composite va giù dello 0,5%.

3. Euro-dollaro al massimo di 3 settimane in vista dei vertici delle banche centrali

L’euro sale contro il dollaro questo lunedì, avvicinandosi vicino al massimo di tre settimane della settimana scorsa in vista dei vertici della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea di questa settimana.

Quasi certamente la Federal Reserve alzerà i tassi di interesse di un quarto di punto per la seconda volta quest’anno a conclusione dei suoi due giorni di vertice di politica monetaria mercoledì alle 14:00 ET (18:00 GMT).

I riflettori saranno puntati sulle previsioni economiche aggiornate dei policymaker e sulla conferenza stampa del Presidente della Fed Jerome Powell, alla ricerca di indicazioni sulle prospettive per l’inflazione e sull’impatto dell’inasprimento della politica monetaria nel resto dell’anno.

In quello che si annuncia come uno dei vertici più attesi degli ultimi tempi, la Banca Centrate Europea (BCE) potrebbe annunciare la fine del programma di acquisti da 2,5 mila miliardi di euro quest’anno, una mossa importante nella chiusura dello stimolo dell’era della crisi.

L’annuncio è atteso alle 7:45 ET (11:45 GMT) di giovedì, seguito dalla conferenza stampa con il presidente Mario Draghi 45 minuti dopo.

I trader si sono buttati sull’euro la scorsa settimana, dopo le dichiarazioni del Capo Economista della BCE Peter Praet, che hanno alimentato le aspettative che la BCE possa fornire indicazioni sulla riduzione del programma di stimolo durante il prossimo vertice,

4. Greggio in calo, persistono i timori per l’aumento della produzione

Il prezzo del greggio inizia la settimana a rilento questo lunedì, l’aumento della produzione petrolifera statunitense e le aspettative che i membri dell’OPEC alzino la produzione restano al centro della scena.

Le compagnie di trivellazione hanno attivato un impianto la scorsa settimana, portando il totale a 862, il massimo dal marzo 2015, secondo quanto si legge nel seguitissimo report di venerdì di Baker Hughes.

La produzione statunitense è salita a livelli record dalla fine dello scorso anno. La produzione della nazione (grazie all’estrazione da scisto) si attesta al massimo storico di 10,8 milioni di barili al giorno.

Questa settimana, i riflettori del mercato del greggio resteranno puntati sui nuovi commenti dei produttori petroliferi globali, da cui potrebbero emergere indicazioni circa la possibilità di un’uscita dal loro attuale accordo sui tagli alla produzione.

L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio (OPEC) si incontrerà presso la sede di Vienna insieme al paese non membro dell’OPEC, la Russia, il 22 giugno per discutere della politica di produzione.

Nelle ultime sedute, il prezzo è sceso nei timori che l’OPEC e i membri non OPEC con a capo la Russia possano decidere di alzare la produzione fino a un milione di barili al giorno già questo mese per compensare il calo delle forniture di Venezuela ed Iran.

I future del greggio USA crollano dell’1,17% a 64,97 dollari alle 6:06 ET (10:06 GMT), mentre il greggio Brent registra un crollo dell’1,11% a 75,61 dollari.

5. Il Bitcoin crolla dopo l’attacco hacker alla piazza sudcoreana Coinrail

La piazza di criptovalute sudcoreana Coinrail ha reso noto di aver subìto un attacco hacker nel fine settimana, scatenando un crollo del Bitcoin nei timori per la sicurezza sulle piazze di valute virtuali, mentre i policymaker globali faticano a regolare gli scambi degli asset digitali.

In una dichiarazione sul suo sito web questa mattina, Coinrail ha riferito che il sistema è stato colpito da una “intrusione cibernetica” ieri, che ha causato la perdita di circa il 30% delle monete scambiate sulla piazza. Non ha quantificato il valore, ma secondo una notizia riportata da Yonhap News si stima che siano state rubate monete virtuali per circa 40 miliardi di won (37,28 milioni di dollari).

L’attacco a Coinrail, una piazza di criptovalute sudcoreana relativamente piccola, ha fatto crollare il prezzo del Bitcoin al minimo di due mesi poiché ancora una volta ha messo in luce i rischi per la sicurezza e per la debole regolamentazione dei mercati globali delle criptovalute.

Alle 6:07 ET (10:07 GMT), il Bitcoin, la principale criptovaluta per capitalizzazione di mercato, crolla del 6,6% a 6.741,50 dollari sul Bitfinex.

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