Investing.com - Le borse vivono di nuovo una settimana cruciale a causa delle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, mentre il Ftse Mib ha iniziato sopra la parità. I mercati, dunque, tornano a guardare ai due giganti dopo lo scorso venerdì caratterizzato dalla chiusura positiva di Wall Street e dalla buona performance delle borse europee, in forte rimbalzo sulle notizie positive relative alle trattative.
"La pioggia di commenti arrivati ci aveva mostrato come i progressi nei negoziati commerciali, senza che nulla sia certo, siano più importanti di quanto si pensasse in precedenza", dice José Luis Cárpatos, CEO di Serenity Markets.
Questa buona armonia tra Trump e Xi Jinping "giustifica in larga misura il grande comportamento delle azioni mondiali nei primi due mesi dell'anno, nonostante lo scenario macroeconomico stia diventando sempre più complesso", commentano gli analisti di Link Securities.4
Venerdì, pertanto, dopo due giorni di negoziati ai massimi livelli, entrambe le parti si sono mostrate molto ottimiste, e si incontreranno questa settimana a Washington per continuare i negoziati. "L'aspetto più negativo è stata la mancata pubblicazione di un 'progetto di accordo', contrariamente alle aspettative, mentre proseguono i colloqui sui punti più controversi delle trattative: le riforme strutturali in Cina per liberalizzare l'economia, la riduzione dei sussidi alle imprese cinesi e l'apertura al capitale esterno", spiega Banca March.
"L'obiettivo a breve termine è quello di essere in grado di preparare un progetto di Memorandum of Understanding (MoU) che includerà punti strettamente legati ai flussi commerciali tra i due paesi e altri relativi a questioni più strutturali, rivendicati dagli Stati Uniti alla Cina affinché il paese asiatico possa modificare alcune delle sue pratiche più abusive legate alla reale apertura del suo mercato alle imprese straniere e al trasferimento di tecnologia e alla difesa della proprietà intellettuale. Successivamente, i presidenti di Stati Uniti e Cina, Trump e Xi, dovrebbero incontrarsi per chiudere l'affare una volta per tutte", aggiungono in Link Securities.
Secondo Link Securities, "entrambe le parti hanno un interesse politico ed economico nel raggiungimento di un qualche tipo di accordo, anche minimo, prima della scadenza del 1° marzo. Speriamo che, mentre i negoziati sono in corso in questo momento, si possa impedire agli Stati Uniti di aumentare i dazi doganali dal 10% al 25% - 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi entro quella data”.
In questo senso, gli analisti dell’istituto sottolineano che Trump ha dichiarato per giorni la sua disponibilità a posticipare il termine nel caso ci siano progressi nei negoziati. "Quindi, tutto sembra pronto per risolvere quello che rappresenta uno dei principali fattori di incertezza che ha penalizzato il comportamento delle borse mondiali alla fine del 2018, spiegando così l’euforia dai mercati azionari”.