14 aprile (Reuters) - I mercati dell'area Asia-Pacifico sono in leggero calo dopo i recenti guadagni, con i titoli cinesi che potrebbero però raggiungere un nuovo massimo da sette anni.
La decisione a sorpresa della banca centrale di Singapore di non allentare la politica monetaria ha dato una spinta alle valute emergenti nella regione, mentre l'euro ha toccato il livello minimo contro lo yen da metà 2013.
La banca centrale cinese continua intanto il progressivo allentamento della sua politica monetaria.
Domani la Cina diffonde il dato sul Pil del primo trimestre, che potrebbe essere deludente dopo i numeri sul commercio di questa settimana.
Alle 8,30 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico, che non comprende Tokyo, perde lo 0,31%. L'indice giapponese Nikkei ha chiuso sostanzialmente piatto, dopo avere superato la scorsa settimana la soglia dei 20.000 punti.
A SHANGHAI, che sale quasi ininterrottamente da oltre cinque settimane, sembra prevalere la cautela dopo un iniziale rimbalzo.
HONG KONG ritraccia dopo otto sedute positive, con Tencent Holdings che perde il 5,5% dopo che l'AD Pony Ma ha ridotto la propria posizione nella maggiore società cinese del settore social network e intrattenimento online. Prada perde lo 0,22%.
SINGAPORE sale sulla decisione della banca centrale, con i titoli bancari e immobiliari in evidenza.
In controtrend anche SEOUL, che ha chiuso in territorio positivo grazie agli acquisti da parte degli stranieri e alle aspettative di ulteriori misure di stimolo da parte della Cina.
TAIWAN ha chiuso invece negativa, zavorrata dai pesi massimi del settore tech Taiwan Semiconductor Manufacturing (TSMC) e HTC.
SYDNEY ha chiuso in calo, con gli investitori restii a superare la soglia dei 6.000 punti, che hanno venduto titoli minerari come BHP Billiton e Rio Tinto (LONDON:RIO) nel contesto di un calo del prezzo del minerale di ferro.
MUMBAI è chiusa oggi per festività.