Di Alessandro Albano
Investing.com - Con i mercati che sperano in un rallentamento del ciclo di inasprimento monetario da parte della Fed dopo l'IPC di luglio, i contratti future sui fed funds per la prossima riunione ci mostrano un quadro spaccato a metà prima dell'atteso simposio di Jackson Hole che inzierà questa settimana.
Secondo lo strumento FedWatch del CME, circa il 54% dei trader si aspetta l’aumento di 50 punti base dal range attuale di 2,25%2,5% nel meeting di settembre, mentre il restante 46% si aspetta un aumento di 75 punti base (il terzo consecutivo).
Percentuali confermate anche dal Fed rate monitor di Investing,com, secondo cui il 53% dei contratti scambiati si basa su una previsione di +50 pb, mentre il restante 47% su un rialzo dello 0,75%.
Nelle ultime settimane, complice anche un volume di liquidità ristretto, l’incertezza sull’andamento dei tassi di interesse della Fed ha causato delle forti oscillazioni sui mercati finanziari, con l’indice del dollaro che ha toccato il massimo di cinque settimane oltre i 108 e il T-note a 10 anni in area del 3% di rendimento
Le aspettative di una Fed “dovish” innescate da un'inflazione più bassa delle attese sono state alle base del rally estivo di S&P 500 e NASDAQ Composite, fermato poco dopo dai commenti di diversi funzionari della Fed che hanno invitato alla cautela sulle mosse della banca centrale.
Da come si sono mossi i mercati finanziari dopo la lettura dell'IPC si può capire come gli operatori siano più attenti al rallentamento dell'inflazione al consumo, mentre la Fed e le diverse banche centrali pongono l'accento sulla spirale inflazionistica dei salari, potenzialmente più dannosa per l'economia in quanto più strutturale.
Tra i vari interventi, gli addetti ai lavori attendono in particolare il discorso del presidente della Fed Jerome Powell al Simposio di Jackson Hole, che potrebbe dare maggiore chiarezza su una potenziale svolta dovish della Fed.