Investing.com – Si prevede un’apertura negativa per i mercati azionari europei questo giovedì, a causa delle crescenti preoccupazioni per il rallentamento dell’economia cinese e per il potenziale aumento dei tassi di interesse statunitensi.
Al momento della scrittura, i future DAX sono in calo dello 0,6%, i future CAC 40 scendono dello 0,7%, mentre i future FTSE 100 nel Regno Unito cedono lo 0,3%.
È probabile che i titoli azionari europei prendano spunto dalla debole chiusura di mercoledì a Wall Street, con i nuovi timori per una Federal Reserve più aggressiva.
I verbali della Fed danno una visione da falco
I verbali del vertice della Fed hanno mostrato che alcuni funzionari vedono ancora la necessità di aumentare i tassi di interesse per combattere i livelli di inflazione ancora elevati, che potrebbero pesare sull’attività economica della più grande economia del mondo, uno dei principali motori della crescita globale.
Secondo i verbali pubblicati mercoledì a Washington, “la maggior parte dei partecipanti ha continuato a vedere significativi rischi di rialzo dell’inflazione, che potrebbero richiedere un ulteriore inasprimento della politica monetaria”.
Inoltre, la riunione della Fed di luglio si è svolta prima di una serie di dati statunitensi che hanno sottolineato la tenuta dell’economia.
Fitch potrebbe valutare un declassamento del rating della Cina
Ad accrescere il sentimento negativo è arrivata la notizia che l’agenzia di rating Fitch Ratings potrebbe prendere in considerazione la possibilità di riconsiderare il rating sovrano A+ della Cina, soprattutto se le condizioni del debito societario dovessero peggiorare e se il governo dovesse espandere il proprio bilancio per sostenere le aziende.
Tutto ciò mentre si guarda con apprensione al settore immobiliare del Paese, che ha contribuito al forte rallentamento della crescita economica cinese nel secondo trimestre del 2023.
Agenda non troppo fitta in Europa
Sul fronte dei dati in Europa, il panorama è piuttosto tranquillo: è improbabile che la bilancia commerciale dell’eurozona per il mese di giugno possa spostare l’ago della bilancia.
Dal lato delle trimestrali, sono attesi per oggi i report della società olandese di pagamenti Adyen (AS:ADYEN), del produttore danese di dispositivi medici Coloplast (CSE:COLOb) e del fornitore svizzero di impianti idraulici Geberit (SIX:GEBN).
Il greggio scivola mentre la produzione statunitense sale al massimo degli ultimi tre anni
I prezzi del petrolio sono scesi giovedì ai minimi di due settimane, tra le preoccupazioni che il rallentamento della crescita in Cina e la continua posizione da falco della Federal Reserve possano indebolire la domanda di carburante nelle due maggiori economie mondiali.
Al momento della scrittura i future del greggio USA sono in calo dello 0,2% a 79,22 dollari al barile, mentre i future Brent è sceso dello 0,1% a 83,39 dollari. Entrambi i contratti hanno raggiunto il livello più basso in due settimane e sono scesi per la quarta sessione consecutiva.
L’oro è salito dello 0,3% a 1.922,65 dollari l’oncia mentre il cambio EUR/USD è rimasto sostanzialmente piatto a 1,0873.