Investing.com – I ricavi totali di Azimut Holding (BIT:AZMT) ammontano a € 702 milioni nel primo semestre del 2024, in aumento del 9% rispetto ai € 643 milioni della prima metà del 2023. Contemporaneamente, le commissioni di gestione ricorrenti si attestano a € 590 milioni nel (rispetto a € 571 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente). “Questa crescita è guidata dai ricavi derivanti dai private markets, dai servizi di advisory e dalle gestioni patrimoniali, nonché da un contributo significativo dei ricavi generati all’estero, in particolare in Australia, Turchia, Brasile e Monaco”, sottolinea la società in una nota.
I costi operativi totali ammontano a € 390 milioni, con un aumento del 9% rispetto ai € 358 milioni del primo semestre 2023.
L'utile operativo è cresciuto del 9% a € 312 milioni (rispetto a € 286 milioni dello stesso periodo del 2023), mantenendo un margine operativo del 44%.
I proventi finanziari raggiungono € 155 milioni (contro € 52 milioni nel primo semestre 2023), beneficiando principalmente della plusvalenza sulla vendita della quota del 20% di Kennedy Lewis Investment Management a Petershill di Goldman Sachs (NYSE:GS) Asset Management, come annunciato all’inizio di aprile.
L'utile netto adjusted si attesta a € 330 milioni nella prima metà del 2024, in crescita del 43% rispetto ai € 231 milioni di un anno prima.
La posizione finanziaria netta consolidata a fine giugno 2024 risulta positiva per circa € 637 milioni, in crescita di € 245 milioni rispetto alla fine di dicembre 2023. Questo aumento include i € 206 milioni (al lordo delle tasse) che il gruppo ha incassato all'inizio di aprile dalla vendita della sua partecipazione in Kennedy Lewis Investment Management. Tale incremento è stato parzialmente compensato dai pagamenti di dividendi per un totale di € 160 milioni, comprendenti il dividendo per cassa di € 1,00 per azione (oltre al dividendo di € 0,39 in azioni proprie) e i dividendi relativi agli strumenti finanziari partecipativi. Inoltre, sono stati effettuati investimenti e acquisizioni per circa € 35 milioni e spesi circa € 84 milioni per imposte e bollo virtuale.
Positiva l’attività di reclutamento in Italia di consulenti finanziari e wealth manager: nei primi sei mesi del 2024 il gruppo e le sue divisioni hanno registrato 48 nuovi ingressi, portando il totale del Gruppo Azimut a fine giugno a 1.848 unità.
Target raccolta netta per l'intero anno già superato
Sulla base degli ultimi risultati e dei recenti sviluppi societari, il gruppo si è detto fiducioso nella capacità di superare gli obiettivi fissati per l’intero 2024 (target di oltre € 7 miliardi di raccolta netta già ampiamente superato nel primo semestre e € 500 milioni di utile netto).
“La semestrale odierna, nell’ ultimo anno del piano industriale in cui, cinque anni fa, annunciammo che avremmo aumentato il nostro utile netto di 50 milioni di euro all’anno, è in linea per il superamento del target di 500 milioni di utile netto (dai 250 milioni da cui eravamo partiti un quinquennio fa)”, sottolinea Pietro Giuliani, presidente del gruppo. “La strategia di espansione di Azimut nel mondo mostra come, in un momento in cui in Italia l’industria del risparmio gestito fa fatica a crescere, Azimut sia riuscita a raggiungere i 10 miliardi di raccolta netta in soli 6 mesi (siamo a 102,5 miliardi di euro di masse totali alla fine di giugno di cui il 50% circa è stato raccolto all’estero). La decisione presa 10 anni fa di entrare nei mercati privati (private equity, private credit, infrastrutture, venture capital, ecc…) sta premiando i nostri clienti grazie alla gamma prodotti e alla consulenza dei nostri consulenti finanziari, uniche in Italia. Nel mese scorso – conclude Giuliani -abbiamo compiuto i 20 anni dalla nostra quotazione (34 anni dalla nostra fondazione) moltiplicando per circa 15 volte il capitale investito dai nostri azionisti (100.000 euro investiti oggi sono 1.5 milioni!)”.
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