Investing.com - Le azioni di Toyota Motor Corp (TYO:7203) - la più grande casa automobilistica giapponese - sono scese di oltre il 3% giovedì dopo aver dichiarato che la sua unità Daihatsu interromperà le spedizioni di tutti i suoi veicoli alla luce di un’indagine sulla sicurezza che ha rivelato problemi con diversi modelli venduti dall’azienda.
Le azioni Toyota a Tokyo sono scese del 3,3% a 2.557,0 yen al momento della scrittura e sono state tra i peggiori performer dell’indice Nikkei 225. Hanno inoltre avuto il peso maggiore sull’indice, che è sceso dell’1,6%.
Nel corso della notte, le American Depository Receipts di Toyota (NYSE:TM) sono scese del 2,2%.
I risultati di una commissione indipendente hanno dimostrato che Daihatsu, l’unità di Toyota che si occupa di auto di piccole dimensioni, ha falsificato i test di sicurezza su una scala molto più ampia di quanto inizialmente riportato, con casi di cattiva condotta che risalgono addirittura al 1989. Circa 64 modelli prodotti dall’unità, molti dei quali venduti con il marchio Toyota, risultano avere problemi di sicurezza.
I risultati hanno evidenziato problemi anche in alcuni modelli venduti da Mazda Motor (OTC:MZDAY) Corp (TYO:7261) e Subaru Corp (TYO:7270), dato che Daihatsu produce alcuni veicoli per le due case automobilistiche.
Daihatsu produce auto e furgoni di piccole dimensioni, molto popolari sul mercato giapponese. In aprile l’azienda aveva dichiarato di aver falsificato i test di sicurezza contro le collisioni laterali per oltre 80.000 auto, il che aveva dato il via a un’indagine più ampia sull’azienda.
La rivelazione di aprile è arrivata anche sulla scia di una segnalazione di un informatore sulla cattiva condotta.
Toyota non ha specificato l’impatto finanziario della sospensione e ha dichiarato che rivedrà le operazioni di certificazione e intraprenderà una “riforma fondamentale” per rivitalizzare Daihatsu. La casa automobilistica non ha inoltre specificato se verranno effettuati richiami di veicoli alla luce delle nuove scoperte.
Daihatsu rappresenta circa il 7% delle vendite complessive di Toyota, e i modelli interessati sono stati venduti soprattutto nel Sud-Est asiatico e in Sud America. L’azienda sospenderà tutte le spedizioni fino a quando non riceverà l’autorizzazione normativa, mentre le autorità giapponesi si apprestano a condurre un’indagine più approfondita sulla casa automobilistica.