OraFinanza - Banche protagonista della seduta di oggi a Piazza Affari, rinvigorite dal report positivo messo a punto dagli analisti di Hsbc, in una giornata incerta in cui il FTSE MIB (+0,30%), mentre l’indice di settore (FTSE All Share Banks) sovraperforma il ‘fratello maggiore’ e guadagna oltre l’1%.
La settimana era iniziata con il report di altri analisti, quelli di Morningstar Dbrs, in cui si evidenziava che le principali banche italiane ( Intesa Sanpaolo (BIT:ISP), Unicredit (BIT:CRDI), Banco Bpm (BIT:BAMI), Bper e Mps) hanno registrato complessivamente nel terzo trimestre un utile netto di 6,7 miliardi di euro, in crescita del 28% su base annua e dell'1% su base sequenziale, anche se al netto di componenti una tantum si è registrato un calo del 3%.
Nei primi nove mesi, la crescita è stata del 22% su base annuale, a 19,3 miliardi, risultato che “dimostra ulteriormente una maggiore capacità di generare ricavi core (ovvero margine di interesse e commissioni nette), una disciplina dei costi e una riduzione degli accantonamenti per perdite su crediti (Llp), che si sono tradotti in un rendimento medio annualizzato del capitale proprio del 15,7% circa, in crescita rispetto al 13,3% dei primi nove mesi del 2023", scrivono gli analisti.
La migliore tra le blu chip del FTSE MIB resta ancora Bper Banca (BIT:EMII) quando manca un’ora e mezzo alla fine della seduta. Il titolo della banca emiliana guadagna il 3,50% e sale a 6,078 euro, ai massimi dal 2010 e portando la sua crescita da inizio anno a superare il 100%.
Oggi gli analisti di HSBC (LON:HSBA) hanno incrementato il prezzo obiettivo della banca a 7,2 da 6,9 euro, confermando la raccomandazione ‘buy’. Per gli esperti il titolo tratta su valutazioni interessanti alla luce della "redditività superiore" della banca, della "qualità del suo bilancio" e dell'interessante rendimento.
"Trend operativi resilienti e valutazione interessante", sintetizzano gli analisti, che dopo i conti del terzo trimestre hanno aumentato del 2-3% le loro stime sugli utili 2024-2028 per tener conto di migliori ricavi e minori costi.
In seconda posizione Monte dei Paschi di Siena (BIT:BMPS), ancora in crescita di oltre il 2% dopo essere arrivata a guadagnare il 4% nel corso della seduta e un massimo toccato a 5,646 euro. Oggi HSBC ha avviato la copertura su Mps con un ‘buy’ e un target price di 7,2 euro: per gli analisti l'istituto "potrebbe giocare un ruolo centrale nel consolidamento bancario italiano". Inoltre, dopo l'aumento del 2022 “è ora una banca ben capitalizzata" ed è tornata a essere profittevole", notano gli esperti.
Grandi manovre in corso sulle azioni in vista dell'imminente collocamento di una nuova quota da parte del Tesoro, azionista con il 26,7%. Fra mercoledì scorso e ieri, i volumi di scambio sono stati insolitamente elevati: nel giro di cinque sedute hanno cambiato proprietario più di 137 milioni di azioni Mps, quasi l'11% del capitale della banca per un controvalore di oltre 720 milioni. Nelle sale operative, scrive il Corriere della Sera, si fa il nome di Barclays (LON:BARC) come trader più attivo per conto dei suoi clienti.
Intorno la parità Banco Bpm (BIT:PMII) dopo essere arrivata a guadagnare oltre il 2% nel corso della mattinata, toccando un massimo di 6,97 euro.
Hsbc ha alzato il prezzo obiettivo sull’istituto guidato da Giuseppe Castagna da 7,5 a 7,9 euro, confermando la raccomandazione buy. Gli analisti hanno aumentato le stime di Eps su base stand alone del 6% sul 2024, del 3% sul 2025 e del 5% sul 2026 per tener conto di previsioni migliori su net interest income, altri ricavi e accantonamenti per perdite su crediti. Quanto al bid su Anima Holding (BIT:ANIM), per gli esperti sarà accrescitivo in termini di Eps per Banco Bpm nell'ordine del 10% nel 2025 e dell'11% nel 2026.
Ultima, ma non ultima, Intesa Sanpaolo, in crescita di oltre l’1% e un massimo toccato a 3,88 euro e un guadagno del 42% ottenuto in questo 2024.
Da Hsbc hanno alzato il prezzo obiettivo sull’istituto torinese da 4,4 a 4,6 euro, confermando la raccomandazione buy. La valutazione del titolo per gli esperti resta interessante "dati l'opzionalità sul capitale e i dividendi", mentre le stime di Eps vengono aumentate del 5% sul 2024, del 2% sul 2025 e del 3% sul 2026.Nel news flow odierno, da segnalare che le Fondazioni azioniste della banca hanno sottoscritto un patto di preventiva consultazione e voto in vista dell'assemblea che si terrà entro aprile 2025 e chiamata a rinnovare il cda di Ca' de Sass. Protagoniste del patto firmato l’11 novembre sono Fondazione Compagnia di San Paolo, Cariplo, Fondazione CR Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.