Di Mauro Speranza
Investing.com - Acquisti sostenuti sul settore bancario europeo attirati dai rumors di un possibile sostegno da parte della Bce con l’obiettivo di alleviare gli effetti sui loro bilanci di una politica ultra “dovish”.
L’Indice europeo STOXX Banks EUR Price cresce del 2,84%, mentre a Milano il FTSE Italia All Share Banks tocca un +3%. A Piazza Affari i titoli bancari stanno sostenendo il Ftse Mib, in crescita di oltre lo 0,75%.
In evidenza Commerzbank (DE:CBKG) e Credit Agricole (PA:CAGR), entrambe sopra il +5%, mentre seguono le italiane Unicredit (MI:CRDI), e Banco Bpm (MI:BAMI) che aggiungono il 4%. A seguire con una crescita superiore al 3% ci sono Societe Generale (PA:SOGN), Deutsche Bank (DE:DBKGn), Ubi Banca (MI:UBI), Sabadell (MC:SABE), Bper Banca (MI:EMII), Santander (MC:SAN), Bankia (MC:BKIA) e BNP Paribas (PA:BNPP).
Sprint con un +2% anche per illimity Bank (MI:ILTY), Sabadell (MC:SABE), Mediobanca (MI:MDBI), Bankinter (MC:BKT) e Caixabank (MC:CABK) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP).
Secondo la Reuters, la Banca centrale europea potrebbe restituire parte degli oltre 7 miliardi che raccoglie annulamente come interessi dagli istituti sui depositi effettuati presso la banca centrale.
In questo modo, spiegano le fonti dell’agenzia, le banche sarebbero esentate dal pagare parte dell’interesse annuale dello 0,4% sulle riserve in eccesso, ottenendo un positivo effetto sugli utili col fine attenuare le conseguenze del rallentamento economico nell’eurozona.
Attualmente, prosegue la Reuters, nessuna proposta sarebbe stata fatta e il lavoro è ancora a livello di staff, senza aver raggiunto il Consiglio della Bce.
Questa mattina Mario Draghi aveva anticipato possibili mosse della Bce, spiegando che l’istituto centrale dovrebbe “riflettere su possibili misure che possano salvaguardare le implicazioni positive di tassi negativi per l'economia, mitigando invece eventuali effetti collaterali”.