Investing.com - Nuovamente in calo i titoli finanziari di Piazza Affari dove l’indice di settore (FTSE Italia All Share Banks) cede l’1,22%, sottoperformando il Ftse Mib (-0,54%).
Già finito il recupero di Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS) che cede intorno al 2%, seguito da Banca Carige (MI:CRGI), Intesa Sanpaolo (MI:ISP), Ubi Banca (MI:UBI), Banco Bpm (MI:BAMI), tutte in flessione superiore all’1%. In territorio negativo anche Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI) (Creval), Banca Generali (MI:GASI), Bper Banca (MI:EMII), Unicredit (MI:CRDI) e Banca Mediolanum (MI:BMED).
Diversi i fattori che stanno indebolendo le banche, con il rendimento del Btp decennale che resta al 3,35%, mentre lo spread non molla quota 280.
Non stanno aiutando i finanziari neanche le scelte del governo in materia di Def (Documento economico finanziario), con la nota di aggiornamento che prevede una crescita all’1,5% del Pil per l’anno 2019, nonostante le stime degli organismi internazionali si fermino all’1%.
Proprio le istituzioni europee si mostra preoccupate della situazione europea con il Presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, che avrebbe incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, secondo quanto scrivono “La Repubblica” e “La Stampa”.
Draghi, secondo le fonti dei due quotidiani, avrebbe messo in guarda Mattarella circa il rischio che correrebbe l’Italia nel caso in cui i mercati reagissero alla presentazione della legge di bilancio 2019 che porterebbe ad un accanimento contro i titoli pubblici che arriverebbero a rendimenti con livelli insopportabili.
Inoltre, il governo starebbe pensando di intervenire sulla deducibilità degli interesse passivi delle banche, riducendola dal 100% ad una quota, seppur ancora allo studio, tra l'80% e l'86%, scatenando le proteste del mondo del credito, con i vertici dell'Abi che prevedeono un aumento "del costo del credito", incidendo sul costo del credito, soprattutto per le piccole imprese.
Nel frattempo, la Presidente del Supervisory Board della Bce, Daniele Nouy, ha annunciato che l’istituto europeo è pronto a testare la liquidità delle banche con nuovi stress test.
“Nel 2019 avvieremo LiST, uno stress test di liquidità”, ha affermato Nouy a Vienna nel corso del FMA (Financial Market Autority), aggiungendo che l’obiettivo della Bce è quello di “garantire che le banche siano pronte a gestire qualsiasi potenziale crisi su questo fronte”, in quanto “il capitale e la liquidità sono importanti per mantenere le banche sicure e solide”.