Investing.com - Lunedì di recupero a Piazza Affari dove il Ftse Mib guadagna il 2,84% e torna sopra i 19 mila punti.
In rally i titoli bancari con il FTSE Italia All Share Banks che guadagna oltre il 5%, sulla scia dello spread che scende a quota 290 punti.
Mps (MI:BMPS) in evidenza con una crescita superiore all’8%, preseguendo la corsa delle ultime tre sedute in cui aveva gaudagnato oltre il 6%.
Corrono anche gli altri titoli bancari con Unicredit (MI:CRDI), Ubi Banca (MI:UBI), Mediobanca (MI:MDBI), Banco Bpm (MI:BAMI) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) che crescono del 5%, restando le migliori del principale indice di Piazza Affari.
Ieri il Vice Presidente del Consiglio, Matteo Salvini, ha dichiarato che le cifre della Manovra italiana di bilancio potrebbero “non essere intoccabili”, riferendosi alla fatidica quota del 2,4% sul Pil prevista dal Governo.
“Penso nessuno sia attaccato a quello, se c'è una manovra che fa crescere il Paese può essere il 2,2, il 2.6... non è problema di decimali, è un problema di serietà e concretezza", ha affermato il leader leghista.
"Il Presidente Conte ha tutto il nostro sostegno”, confermano fondi dei 5 Stelle a Repubblica, le quali aggiungono che “come abbiamo sempre detto il tema non è il muro contro muro sul deficit, su cui c'è sempre stato pieno dialogo. Non difenderemo i numerini ma i cittadini. È essenziale che gli italiani possano trovare lavoro grazie al Reddito di cittadinanza e possano andare in pensione con quota 100. Queste misure e la platea individuata restano uguali".
Aperture sono arrivate anche dall'altro Vice Premier, Luigi Di Maio, il quale ha affermato che "se il governo dovrà limare al ribasso il target deficit/Pil 2019 contenuto nella manovra (come chiede l'Unione europea) non è un problema perché quel che conta sono le misure per i cittadini".
Intanto, questa sera ci sarà un vertice di governo a Palazao Chigi per discutere della riduzione del target di deficit, affermano fonti governative. A seguito del vertice, potrà essere discussa una "piccola limatura", secondo le parole del di Armando Siri, sottosegretario leghista alle Infrastrutture.