Investing.com - Affonda il titolo Banco Bpm (MI:BAMI) che a metà seduta non riesce a recuperare e cede oltre il 6%, dopo che in apertura era andata in asta di volatilità. Le perdite di oggi si aggiungono al -6% registrato nella settimana passata, precedentemente alla diffusione dei dati degli utili di venerdì a mercato chiuso.
I dati del primo semestre 2018 hanno visto un utile triplicato, arrivando a 353 milioni rispetto ai precedenti 94 milioni di euro e i proventi operativi sono cresciuti del 6,1% arrivando a 2,447 miliardi di euro. Il Cet1 è cresciuto al 12,9% (precedentemente era al 12,4%).
Il dato più importante per Banco Bpm resta quello dei crediti deteriorati che hanno visto una percentuale di copertura crescere al 51,2%, rispetto al dato precedente del 48,8% relativo al 2017 con le sole sofferenze che arrivano al 66,2%.
Inoltre, la banca sta portando avanti il suo piano per la vendita di 3,5 miliardi di euro in sofferenze, valutando “una potenziale ulteriore accelerazione del piano di cessioni” con la possibilità di salire fino a 10 miliardi includendo anche la piattaforma interna di gestione dei crediti deteriorati. Saranno coinvolte tre cordate, la prima formata da doBank (MI:DOB), Fortress ee Spaxs (MI:SPAX), la seconda che include Credito Fondiario ed Elliot e la terza con Christofferson Robb & Company, Davidson Kempner e Prelios.
“Abbiamo ricevuto offerte per quasi l’intero ammontare dei nostri bad loan”, ha annunciato l’ad Giuseppe Castagna, il quale ha spiegato che verranno “valutate tutte le opportunità”, considerando anche che basterebbero solo 5,5 milairdi per portare sotto il 10% l’Npl ratio lordo e rispettare così quanto indicato dalle autorità di vigilanza.
Nel frattempo, Banco Bpm resta penalizzata a Piazza Affari dall’impatto negativo dell’allargamento dello spread sul Cet1 di 84 punti base nel secondo trimestre, spiegano alcuni trader, notizia comunicata dallo stesso Castagna nel corso della call sui risultati svoltasi venerdì.
Inoltre, il margine di interesse è salito a 1,280 miliardi di euro, cifra superiore agli 1,182 del consenso Bloomberg, mentre anche i profitti risultano deludendi, arrestandosi a 129,3 milioni di euro rispetto ai previsti 160 milioni.
Il nervosismo sulla banca ha portato Credit Suisse a tagliare il prezzo obiettivo a 2,8 euro rispetto ai precedenti 3,10 euro, e ad abbassare la raccomandazione a “neutral” dal precedente “outperform”.
Si riduce la fiducia sul titolo anche per Kepler Cheuvreux che ha tagliato il target price a 2,30 euro (il precedente era 2,45) e portato la raccomandazione a “reduce” dal precedente “hold”.