Investing.com - Tornano a soffrire i titoli bancari a Piazza Affari con l’indice di settore FTSE Italia All Share Banks che cede il 2,47% a metà mattinata, trascinando con così il Ftse Mib in calo dell’1%. Male anche l’indice finanziario europeo, lo STOXX Banks EUR Price, in calo del 2,35%. In calo lo spread che torna a quota 220 punti.
Le decisioni prese dalla Banca centrale europea avevano portato ad un recupero nella seduta di ieri, ma oggi sono tornate le vendite, sostenute anche dai dati sull’inflazione nell’eurozona, confermata all’1,9% dai dati diffusi stamattina da Eurostat.
L’inflazione, infatti, è uno dei criteri valutati dalla Bce nelle sue scelte monetarie e un proseguimento della crescita potrebbe accelerare la decisione di rialzo dei tassi di interessi, per ora ventilata non prima dell’estate 2019.
Tra i peggiori a Milano troviamo Ubi Banca (MI:UBI) e Banco Bpm (MI:BAMI) che perdono rispettivamente il 3,79% e il 3,86% a cui si aggiunge Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI) intorno al -3%.
Banco Bpm starebbe lavorando alla vendita dei crediti in sofferenza tramite il progetto Ace, comprensivo di 3,5 miliardi di euro in collaborazione con Deutsche Bank (DE:DBKGn) quale advisor finanziario. L’ad Giuseppe Castagna e tutto il board starebbero valutando se cedere portafogli di NPL o l’intera piattaforma di gestione sulla scia di quanto fatto da Intesa con Intrum Iustitia.
Ieri Ubi Banca aveva visto la riduzione sul titolo da parte dell’istituto Banca Imi che aveva ridotto ad add la sua posizione rispetto al precedente “buy”. Confermato il prezzo obiettivo a 3,9 euro. “Ubi presenta una valutazione bassa”, spiegano da Banca Imi, i cui analisti sottolineano la necessità di tempi abbastanza lunghi per vedere il titolo avvicinare il prezzo obiettivo indicato viste anche le incertezze sulla politica italiana.
I due istituti erano stati al centro dell’attenzione del report pubblicato da Bank of America-Merrill Lynch intitolato “Bye Bye euro? Downgrading the banks”, diffuso nei giorni scorsi. La banca americana aveva ridotto da neutral e underperform il titolo Banco Bpm e ridotto sensibilmente il prezzo obiettivo a 2,2 euro rispetto ai precedenti 3,5. Stesso trattamento per Ubi Banca che ha visto la riduzione del target price a 2,9 (dai 4,5) e passata a underperform la valutazione sul titolo.
Tra gli altri bancari, Mediobanca (MI:MDBI), Unicredit (MI:CRDI), Intesa Sanpaolo (MI:ISP), Creval (MI:PCVI) e Unipol (MI:UNPI) scendono del 2%, mentre in flessione intorno all’1% restano FinecoBank, Banca Mediolanum (MI:BMED), doBank (MI:DOB), Unipol, Banca Generali (MI:GASI) e Carige. Positiva, invece, Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS).