(Reuters) - Il produttore italiano di cosmetici Intercos ha ingaggiato BNP Paribas, Morgan Stanley (NYSE:MS) e UBS come global coordinator per quotarsi a Piazza Affari, insieme al bookrunner Jefferies.
Anche Rothschild, come adviser finanziario, e White & Case, come consulente legale si uniscono all'operazione, che esclude in particolare le banche italiane, scrive Ifr, servizio di Refinitiv.
Secondo una fonte vicina all'operazione, Intercos starebbe valutando le tempistiche "sulla base dell'andamento della situazione generale".
Indiscrezioni stampa avevano suggerito una quotazione in estate e una valutazione potenziale di circa 1,5 miliardi di euro, ma non ci sono ancora dichiarazioni ufficiali a riguardo.
Intercos ha riportato un Ebitda rettificato di 116,25 milioni di euro per il 2019.
Intercos, che ha sede in Lombardia, è il più grande fornitore al mondo nel settore cosmetico globale ed è attivo in ricerca, sviluppo e produzione. Fondato nel 1972 dall'attuale Ceo Dario Ferrari (MI:RACE), il gruppo dispone di 11 stabilimenti produttivi in nove paesi.