OraFinanza - Nuovo scatto del Bitcoin dopo le perdite dei giorni scorsi, tornato nuovamente sopra quota 100 mila dollari sulla spinta dei dati dell’inflazione USA e quando mancano pochi giorni all’insediamento ufficiale di Donald Trump alla Casa Bianca.
Questa mattina la principale delle criptovalute guadagna ancora il 2% e sale a 101.700 dollari, livelli abbandonati lo scorso 6 gennaio. Nei sette giorni precedenti la cripto ha guadagnato il 7%.
L’andamento del Bitcoin sostiene anche le altre criptovalute come l’XRP (Ripple), oggi a +5% dopo il +44% dell’ultima settimana, mentre sono in evidenza anche il Dogecoin (+7%) e il Cardano (+5%).
Sull’azionario è Coinbase (NASDAQ:COIN) la protagonista, con una chiusura a Wall Street con un +2,44% nella giornata di ieri, a 281,63 dollari, seguita da Robinhood Markets (+1,14%), MicroStrategy (+1,77%) e Hut 8 (+1,26%).
Nelle ultime settimane, il movimento del prezzo del Bitcoin sembra essere dipeso da fattori macroeconomici statunitensi, come i dati sul lavoro, l'inflazione e l'indice sul dollaro.
Il Bitcoin, infatti, reagiva positivamente ai dati sull’inflazione diffusi mercoledì: secondo dati di CoinDesk, la cripto ha guadagnato circa 1.500 dollari nei minuti successivi alla pubblicazione del rapporto sui prezzi al consumo ‘core’, risultati in aumento dello 0,2%, meno di quanto previsto precedentemente (+0,3%)
Il motivo di questo sentiment bullish è dato dal fatto che la Fed sarà più propensa ad effettuare un taglio dei tassi di interesse con l’inflazione in calo, convinzione sostenuta dalla crescita minore del previsto del dato ‘core’. Sebbene le probabilità di un taglio di 25 punti base a gennaio siano molto basse, rimane la possibilità di un passaggio ad una politica monetaria leggermente più espansiva durante l’arco di tutto il 2025.
Lunedì 20 gennaio sarà il gran giorno dell’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump, al suo secondo mandato dopo quello iniziato nel 2017. Diversi analisti ritengono questo evento come un potenziale catalizzatore rialzista per il Bitcoin alla luce delle sue promesse fatte in campagna elettorale.
Trump aveva promesso di fare degli Stati Uniti la capitale mondiale della criptovaluta e, soprattutto, aveva annunciato il suo progetto di rendere il Bitcoin un asset del Tesoro statunitense, detenuto non più come passività ma come attività, implementando un piano di d’acquisto della cripto.
Questo progetto aumenterebbe la domanda d’acquisto del Bitcoin, con conseguente nuovo aumento del suo prezzo, senza contare la possibilità che altri Paesi ne seguano il suo esempio. Secondo la piattaforma di predizioni Polymarket, c’è il 50% di possibilità che il Bitcoin diventi una riserva nazionale USA durante il 2025.