SEATTLE (Reuters) - I lavoratori Boeing (NYSE:BA) degli stabilimenti della costa occidentale degli Stati Uniti hanno abbandonato il lavoro dopo che il 96% di loro ha votato a favore di uno sciopero, bloccando la produzione del jet più venduto dell'azienda, alle prese con ritardi cronici nella produzione e con un debito crescente.
Il primo sciopero dei lavoratori dal 2008 è iniziato solo poche settimane dopo l'arrivo del nuovo amministratore delegato Kelly Ortberg, chiamata ad agosto per ripristinare la fiducia nel gruppo dopo che a gennaio un pannello della porta si era staccato in volo da un jet 737 Max quasi nuovo.
Circa 30.000 membri dell'International Association of Machinists and Aerospace Workers (Iam) che producono il 737 Max e altri jet Boeing nelle aree di Seattle e Portland hanno votato sul loro primo contratto completo in 16 anni, respingendo a grande maggioranza l'accordo e optando per lo sciopero.
"Si tratta di rispetto, di affrontare il passato e di lottare per il nostro futuro", ha detto Jon Holden, a capo dei negoziati per il più grande sindacato di Boeing, prima di annunciare il risultato del voto ieri sera.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Sabina Suzzi)