La quota di mercato di Google, di proprietà di Alphabet (NASDAQ:GOOGL), rimane relativamente stabile, nonostante le preoccupazioni suscitate dal lancio di ChatGPT alla fine dello scorso anno.
Questa è l’opinione degli analisti di BofA, che in una nota di mercoledì hanno rivelato che la quota di mercato di Google e Bing è diminuita a settembre.
“I dati di Statcounter indicano che la quota di mercato di ricerca di Google, pari al 91,6%, è leggermente diminuita a settembre, di 27 punti base rispetto al mese precedente e di 84 punti base rispetto all’anno precedente, ma rimane relativamente stabile dal lancio di ChatGPT alla fine dello scorso anno. A settembre, anche la quota di ricerca di Bing è diminuita di 2 punti base sul mese, raggiungendo il 3,0%, ed è scesa di 44 punti base rispetto all’anno precedente, mentre Yandex ha registrato un aumento di 32 punti base rispetto al mese, recuperando i guadagni di quota di Google”, spiegano gli analisti, che mantengono un rating Buy e un obiettivo di prezzo di 146 dollari su GOOGL.
“Per quanto riguarda il traffico web globale, i dati di settembre di Similarweb suggeriscono che tutte le principali piattaforme hanno registrato un calo su base mensile. Il traffico di Google è diminuito del 10% su base mensile a 2,6 miliardi, quello di Bard del 30% su base mensile a 7,2 milioni e quello di Bing del 7% su base mensile a 37,4 milioni”, hanno aggiunto.
Gli analisti hanno osservato che, mentre i dati di settembre suggeriscono che il traffico web di Google rimane relativamente stabile, ritengono che rimanga una modesta incertezza sulle potenziali interruzioni dei ricavi della ricerca dovute all’integrazione di AI/LLM.
Tuttavia, BofA ritiene che “con la crescente adozione di Performance Max da parte degli inserzionisti e la diffusione di prodotti basati sull’intelligenza artificiale, come le campagne di parole chiave dinamiche, l’intelligenza artificiale sarà sempre più positiva per le vendite pubblicitarie di Google nel secondo semestre del 2023”.
“Prevediamo che, con l’accelerazione della crescita della ricerca, il core business di Google mostrerà una forte leva sui margini nel secondo semestre del 2023 e che le efficienze sui costi nel 2024 potrebbero portare a un rialzo delle stime”, concludono gli analisti.