MILANO (Reuters) - Piazza Affari consolida i guadagni innescati ieri dai segnali della Bce sulle prospettive di un pausa lunga o fine del ciclo dei rialzi e alimentati stamani dagli incoraggianti dati congiunturali sull'economia cinese.
I due catalist del mercato sostengono in particolare il settore bancario e quello del lusso in tutta Europa, mentre da Wall Street i futures anticipano una nuova seduta positiva sull'azionario statunitense galvanizzato ieri dal brillante debutto dell'Ipo dell'azienda tecnologica Arm Holding.
Intorno alle 11,35 l'indice Ftse Mib che ha superato già in apertura i 29.000 punti segna un rialzo dello 0,6% e si proietta, se il trend verrà confermato, verso una chiusura settimanale positiva del 2,8%.
Volumi per 1,2 miliardi di euro sostenuti da scambi più vivaci per il giorno delle quattro streghe che vede la scadenza di future e opzioni su indici e azioni.
Tra i titoli in evidenza:
Bancari in luce dopo che le indicazioni della Bce hanno rafforzato le aspettative di un prolungato periodo di tassi alti con benefici sui margini di interesse degli istituti. L'indice del comparto avanza dell'1% con Bper (BIT:EMII) a +1,5%, Banco Bpm (BIT:BAMI) a +1,4%, Unicredit (BIT:CRDI) a +1% e Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) - promossa a 'buy' da Jefferies - a +1%. Restano indietro Mediobanca (BIT:MDBI) - retrocessa a 'hold' da Jefferies - e Mps (BIT:BMPS) in calo dello 0,4%.
L'attenzione del mercato resta concentrata anche sul tema della tassa sugli extraprofitti e le attese modifiche rispetto a quanto inizialmente previsto dal decreto del governo, conJefferies che ritiene che l'impatto per le banche italiane sia "digeribile".
Ben comprata Moncler (BIT:MONC), in rialzo dell'1,8% in un settore del lusso europeo sugli scudi, in particolare a Parigi e Zurigo, grazie ai dati sulle vendite al dettaglio in Cina migliori delle aspettative.
Riflettori puntati oggi anche sul settore auto dopo l'avvio dello sciopero proclamato dal sindacato americano Uaw in alcuni stabilimenti delle tre big del settore auto negli Stati Uniti a seguito del mancato accordo sulla revisione del contratto. Se prolungato ed esteso a tutti gli stabilimenti lo sciopero potrebbe avere un notevole impatto sull'attività dei costruttori, dicono gli analisti.
Dopo una partenza in rosso Stellantis (BIT:STLAM) recupera e sale dello 0,9%. "Ancora una volta sottolineiamo che un sciopero 'pieno' potrebbe costare 125/150 milioni di dollari per ogni giorno lavorativo perso in termini di reddito operativo rettificato", calcola Akros.
Per il broker l'impatto dello sciopero potrebbe anche estendersi, in termini di minori ricavi, a Brembo (BIT:BRBI) (+0,5%) e a Sogefi (-0,5%).
Sul Ftse Mib buoni progressi per i titoli legati al settore della salute con Recordati (BIT:RECI) in testa al listino con +2,7% e Diasorin (BIT:DIAS) a +2%.
(Andrea Mandalà, editing Sabina Suzzi)