MILANO (Reuters) - Seduta tutto sommato tranquilla a Piazza Affari, in linea con l'andamento degli altri listini europei, con i mercati impegnati a valutare il possibile impatto delle politiche economiche e fiscali della nuova amministrazione Donald Trump, dopo l'insediamento del 47esimo presidente Usa ieri.
L'attenzione degli investitori è in particolare rivolta al tema dazi, dove non mancano le incertezze. Se da un lato Trump non ha annunciato l'imposizione immediata dei dazi promessi in campagna elettorale, dall'altro ha detto che potrebbe imporre tariffe del 25% sulle importazioni da Canada e Messico dal 1° febbraio in risposta all'ingresso illegale negli Usa di migranti e fentanyl.
Intorno alle 12,50 il Ftse Mib cede lo 0,44% mentre a Wall Street i futures sono in rialzo, segnalando una seduta positiva dopo la chiusura di ieri, giorno del giuramento di Trump alla Casa Bianca, per la festività del Martin Luther King Jr. Day.
Volumi poco inferiori al miliardo di euro.
I titoli in evidenza oggi:
Stellantis (BIT:STLAM) tra i peggiori del listino principale con un calo dell'1,5% in un contesto debole per tutto l'automotive europeo sulle prospettive di dazi sulle importazioni da Canada e Messico. Pesano anche i dati sulle immatricolazioni di auto europee di dicembre che, per il gruppo italo-francese vedono la conferma della sottoperformance rispetto al mercato, (-6,7% vs +4,1%). In calo anche Pirelli (BIT:PIRC) a -1%
Giù anche Prysmian (BIT:PRY) in flessione dell'1,5%. Il gruppo ha oggi reso noto che intende abbandonare il progetto per la costruzione di un impianto negli Stati Uniti per realizzare cavi per il parchi eolico offshore.
Fra i finanziari, Generali (BIT:GASI) aumenta il ribasso all'1,5% nel giorno dell'annuncio dell'accordo con il gruppo francese Bpce per la creazione di una joint venture con Natixis nell'asset management. L'operazione era attesa e la sua struttura è linea con le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi.
Tra i bancari UniCredit (BIT:CRDI) peggiora e cede lo 0,6%, mentre il Banco Bpm (BIT:BAMI) sale dello 0,12% dopo le dichiarazioni del Ceo di UniCredit, Andrea Orcel, a Bloomberg Tv, che si dice disponibile a migliorare l'offerta. Intanto l'istituto di Piazza Meda prosegue il suo iter nell'ambito dell'Opa su Anima (BIT:ANIM) e ieri ha comunicato la decisione del governo di non applicare il 'Golden Power' sull'operazione. L'offerta sull'asset manager è condizionata all'ottenimento del 'Danish Compromise, che consentirebbe di limitare l'impatto sul capitale dell'acquisizione, e nonostante i chiarimenti che la Bce avrebbe chiesto all'Eba "ad oggi non emergono tuttavia elementi concreti" che facciano pensare alla sua inapplicabilità, secondo Equita.
Deboli Mediobanca (BIT:MDBI) e Mps (BIT:BMPS) in calo dello 0,8% circa, mentre Bper (BIT:EMII) è appena sotto la parità dopo i nuovi massimi raggiunti nella prima parte della seduta.
Meglio Banca Mediolanum (BIT:BMED) in progresso di circa l'1% dopo avere toccato quota 12,83 euro, massimi che il titolo non vedeva da fine maggio 2001.
Nel resto del listino Diasorin (BIT:DIAS) guadagna l'1,7%, mentre all'opposto Campari (LON:0ROY) perde circa l'1% e Nexi (BIT:NEXII) l'1,7%.
Datalogic balza dell l'8% dopo la vincita di una importante gara nel mobile computer. "La notizia è positiva poiché evidenza la rinnovata capacità dell’azienda di vincere contratti di dimensioni significative grazie al reiterato focus sul mondo mobile", osserva Equita.
(Giancarlo Navach, editing Andrea Mandalà)