Borsa Milano fiacca in attesa insediamento Trump, tengono le banche, debole Tim

Pubblicato 20.01.2025, 13:27
© Reuters. L'ingresso della Borsa di Milano nel centro di Milano l'8 dicembre 2011. REUTERS/Alessandro Garofalo
IT40
-
TLIT
-
CRDI
-
ENEI
-
ENI
-
BMPS
-
EMII
-
SFER
-

MILANO (Reuters) - Piazza Affari arriva a fine mattina con un modesto ribasso, tra borse europee poco mosse in assenza di indicazioni da Wall Street, chiusa per il Martin Luther King Day, e soprattutto in attesa dell'insediamento del nuovo presidente Usa Donald Trump.

Trump ha promesso che firmerà subito un centinaio di ordini esecutivi e gli investitori in Europa attendono soprattutto le sue decisioni in tema di dazi. Di fronte alle possibili evoluzioni protezionistiche, il Ceo di Deloitte Italia Fabio Pompei ricorda in una nota di commento che l’export italiano verso gli Usa, in crescita costante dal 2012, ha già saputo far fronte all'introduzione dei dazi durante la prima amministrazione Trump. "Inoltre, l’attuazione dei nuovi tagli fiscali annunciati potrebbe stimolare i consumi americani, aprendo ulteriori opportunità per i prodotti del Made in Italy".

Intorno alle 12,30 il Ftse Mib cede lo 0,4% appesantito in particolare dai titoli industriali ed energetici, mentre restano ben impostate le banche come nel resto d'Europa. Volumi intorno a 1 miliardo di euro.

Tra i titoli in evidenza:

L'indice bancario sale dell'1% guidato dal +1,7% di MPS (BIT:BMPS). Barclays (LON:BARC) ha alzato il target price a 8 da 7 euro, così come lo ha alzato a UniCredit (BIT:CRDI) (a 46,8 euro da 46,1) - che sale di 1,3% -, a Bper (BIT:EMII) (a 7,1 euro da 6,7) e a Credem (a 11 euro da 10,6), entrambe intorno a +1%.

Non si muove invece Generali (BIT:GASI) nel giorno del Cda sul deal con Naxitis dopo che ieri è arrivato il via libera del comitato investimenti.

Bene Leonardo (+1,4%) che ha accelerato nel corso della mattina dopo che l'autorità antitrust tedesca ha dato il via libera alla costituzione di una joint venture con Rheinmetall.

Debole il settore auto, con Stellantis (BIT:STLAM) a -0,8% dopo la corsa delle ultime due sedute.

Segno meno per l'energia ( Enel (BIT:ENEI) -1,4%, Eni (BIT:ENI) -0,75%).

In netto calo Telecom Italia (BIT:TLIT) (-1,7%). Secondo quanto riferito da una fonte, il Cda del 22 gennaio potrebbe non deliberare sulla vendita di Sparkle dato che le banche al lavoro sul dossier potrebbero aver bisogno di qualche giorno in più per definire il financing. C'è attesa inoltre per la decisione della Corte di Appello di Roma sulla richiesta di sospensiva da parte del governo del pagamento da 1 miliardo di euro a Tim, nell'ambito della disputa sul canone di concessione del 1998. Il possibile rinvio del pagamento avrebbe un impatto sulla liquidità e quindi sulla probabilità di dividendo, sostengono gli analisti di Intesa Sanpaolo (BIT:ISP).

© Reuters. L'ingresso della Borsa di Milano nel centro di Milano l'8 dicembre 2011. REUTERS/Alessandro Garofalo

Balza doValue (+5,2%) che beneficia di una maggiore visibilità dopo due nuovi contratti in Grecia e a Cipro.

Scivola del 2,8% Ferragamo (BIT:SFER) in un trend debole per tutto il lusso dopo i recenti rialzi in scia ai conti Richemont.

(Claudia Cristoferi, editing Sabina Suzzi)

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2025 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.