MILANO (Reuters) - A Piazza Affari gli scambi ritornano sugli stessi livelli della mattinata dopo un lieve peggioramento ai minimi di seduta immediatamente successivo all'annuncio della Bce di alzare i tassi di 25 punti base, in linea alle attese del mercato.
La presidente Lagarde ha ribadito che c'è ancora "lavoro da fare" per riportare l'inflazione - le cui previsioni sono state riviste al rialzo - verso il target, chiarendo inoltre che Francoforte non sta pensando ad una pausa di rialzi dei tassi.
Le dichiarazioni sulle prospettive di una politica monetaria ancora aggressiva non hanno particolarmente inciso sul mercato azionario che, anche dopo la Fed di ieri, aveva già scontato un rischio 'hawkisk".
A sostenere i listini europei anche il buon andamento di Wall Street in scia al calo dei rendimenti dei Treasury per effetto degli ultimi dati economici.
Intorno alle 16,45 l'indice Ftse Mib è in lieve calo dello 0,4% circa. Volumi per 1,2 miliardi di euro.
Tra i titoli in evidenza:
Ancora debole ITALGAS (BIT:IG), in calo del 2,4 dopo che il nuovo piano industriale è stato accolto con freddezza e qualche delusione dal mercato per i timidi target di crescita di ricavi e Ebitda.
Bancari a doppia velocità ma deboli in media. Ai rialzidi MPS (BIT:BMPS) (+1,9%) e BANCO BPM (BIT:BAMI) (+0,5%), si contrappone un calo dell'1,45% UNICREDIT (BIT:CRDI), che però nel rally del comparto ieri aveva sovraperformato il settore.
Nel risparmio gestito e servizi finanziari spicca FINECOBANK (BIT:FBK), in testa al Ftse Mib, a +2,2% dopo che Jefferies ha migliorato il giudizio a 'hold' da 'underperform'. bene anche MEDIOLANUM (BIT:BMED) (+0,7%) confermata a 'Buy' dallo stesso broker che cita il miglior andamento della raccolta rispetto ai concorrenti.
GENERALI (BIT:GASI) in flessione dello 0,5% mentre ha annunciato l'accordo per l'acquisizione da Liberty Mutual di Liberty Seguros per un importo in contanti di 2,3 miliardi di euro.
Proseguono copiosi i realizzi sui titoli MFE A e B, in calo rispettivamente del 4% e del 2,8%.
(Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei)