MILANO (Reuters) - Piazza Affari in deciso ribasso ai minimi degli ultimi 12 mesi appesantita dal crollo dei bancari a fronte di borse europee che si indeboliscono ma tengono terreno.
"E' un mercato molto nervoso e quando c'è un segnale di rialzo si presentano solo venditori. Poi gli investitori si spaventano e tutto precipita senza motivazioni particolari", commenta un'operatrice.
Alle 12,00 circa il FTSE Mib perde l'1,6% sopra i minimi della mattinata, l'ALL Share l'1,7%. Volumi per 1,18 miliardi di euro.
In Europa il FTSEurofirst 300 guadagna lo 0,2% circa. Oggi Wall Street è chiusa per la festività del Martin Luther King Day.
Pioggia di vendite sui bancari. MPS (MI:BMPS) rientra a trattare dopo un congelamento al ribasso e perde oltre l'11% ai nuovi minimi storici. POP EMILIA, UBI (MI:UBI), e BANCO POPOLARE (MI:BAPO) segnano ribassi dal 5% al 7,5%. Pesanti anche le big UNICREDIT (MI:CRDI) (in asta di volatilità dopo il calo di oltre il 5%) e INTESA SANPAOLO (-3%). L'indice FSTE Italia All Share del settore bancario italiano perde il 4,3%, lo Stoxx europeo l'1%.
Un trader ricollega la generale discesa dei titoli bancari alla sempre maggiore attenzione della Bce alla questione dei crediti deteriorati che riguarderebbe in particolare modo le banche italiane dove è più alta la mole delle sofferenze. "Le banche italiane sono percepite come più rischiose sugli Npl. Se il regolatore userà la mano pesante agli istituti ptrebbe essere richiesto di effettuare nuovi accantonamenti o aumenti di capitale", dice.
Secondo la stampa nel weekend, nei prossimi giorni partiranno delle ispezioni a livello europeo finalizzate a verificare nei dettagli i portafogli dei crediti problematici e l'esitenza di adeguate coperture.
Il tema è legato alla questione della bad bank di sistema, oggetto di dibattito tra il governo italano e Bruxelles.
Altri trader non citano motivi specifici e parlano di vendite diffuse sul settore dettate da un nervosimo non gistificato da notizie particolari.
Nel settore energetico pesante SAIPEM (MI:SPMI) (-3,3%) mentre si avvicina il momento in cui sarà fissato il prezzo dell'aumento di capitale che sarà molto diluitivo e tutt'altro facile da gestire, ricordano i trader.
In un comparto sotto stretta osservazione per la debolezza dei prezzi del petrolio soprattutto dopo che la sovraccapcità del mercato è destinata a perdurare in seguito alla rimozione dell'embargo all'Iran, ENI (MI:ENI) tiene e sale dello 0,6% in linea al recupero dell'indice Stoxx europeo.
Tra i pochi titoli positivi del'FTSE Mib, MONCLER avanza di oltre il 2% dopo che Goldman Sachs, in uno studio sui titoli europei del lusso, include Moncler (MI:MONC) tra i "buy" che riflettono "attributi unici" anche se ha ridotto il target price.
TELECOM ITALIA guadagna l'1,7% dopo che Vivendi (PA:VIV) ha aumentato la partecipazione con acquisti sul mercato, confermando la volontà di avvicinarsi a quota 25%, oltre la quale diventa obbligatorio lanciare un'Opa.