MILANO (Reuters) - Dopo le prove di rimbalzo di ieri tornano le vendite a Piazza Affari tra mercati ancora in preda alla volatilità e all'incertezza.
Con i timori di recessione e il rischio geopolitico, ancora poco percepito dai mercati ma che potrebbe rapidamente intensificarsi, gli investitori faticano a trovare una direzione.
"L'incapacità del mercato di sostenere il tentativo di rimbalzo testimonia che l'esigenza di riduzione del rischio a fronte dell'aumento della volatilità e le vendite degli investitori sistematici in un ambiente di bassa liquidità sono fattori che ancora esercitano pressioni al ribasso", commentano nella nota giornaliera gli strategist di Mps (BIT:BMPS).
A Wall Street i futures mostrano un andamento contrastante dopo la seduta a doppia velocità di ieri, con un iniziale recupero e un successivo calo fino a una chiusura negativa, evidenziando un clima di incertezza in vista di nuovi dati macro, in questa fase di mercato monitorati con particolare apprensione.
In particolare, il focus di oggi è sulle richieste dei sussidi di disoccupazione settimanali negli Usa.
Intorno alle 12,15 l'indice Ftse Mib cede l'1,1%. Volumi poco oltre 700 milioni di euro.
Titoli in evidenza:
Tornano in calo i bancari dopo il rally delle vigilia, anche se recuperano dai minimi della mattinata. Finecobank (BIT:FBK) e Banco Bpm (BIT:BAMI) sono tra le peggiori del comparto con -2,5% e -1,5% rispettivamente mentre tiene MPS che limita la correzione a -0,3% dopo la volata (+16%) delle ultime due sedute in scia a conti e stime superiori alle attese.
La stagione delle trimestrali bancarie, archiviata con risultati positivi grazie alla crescita dei ricavi core (margine interesse e commissioni), costi sotto controllo e minori rettifiche su crediti, suggerisce che il buon 'momentum' delle banche italiane possa continuare per tutto il 2024, commenta Morningstar DBRS in una nota.
In fondo al FTSE Mib STM (EPA:STMPA) perde il 2,8% in un contesto di debolezza dei tecnologici europei. Perdite intorno al 2,5% per Amplifon (BIT:AMPF) e Ferrari (BIT:RACE)
Sul fronte opposto, Iterpump reagisce con un +0,4% al forte calo di ieri dopo l'annuncio del taglio della guidance per l'anno, mentre viaggiano intorno alla parità le utility grazie alla profilo difensivo.
Fuori dal listino principale De Nora scivola del 9,5% dopo che Jefferies ha declassato il titolo a 'hold' da 'buy' citando una minore visibilità sulla crescita.
Dovalue cede il 4,9% penalizzata dal taglio delle guidance sul 2024.
(Andrea Mandalà, editing Claudia Cristoferi)