MILANO (Reuters) - Indici positivi a Piazza Affari, in linea con l'andamento delle altre borse europee, trainate dall'esito del voto negli Stati Uniti, con Donald Trump che ha rivendicato la vittoria per la presidenza.
In netto rialzo anche l'andamento dei futures Usa che fanno presagire un avvio forte per le borse americane nel pomeriggio.
Un trader evidenzia che è venuto meno l'effetto incertezza e questo è premiato dai mercati.
Secondo le indicazioni degli analisti, il ritorno dei repubblicani alla guida della Casa Bianca dovrebbe "favorire le società esposte a investimenti in infrastrutture, deregolamentazione, minori sussidi e calo della tassazione e che producono direttamente in Usa, mentre potrebbero risultare penalizzate società esposte ai dazi e titoli consumer e del lusso che esportano dall’Europa negli Usa", scrive Intermonte nel daily.
Domani, intanto, prende il via la due giorni del Fomc, con l'annuncio sui tassi - che dovrebbero essere tagliati di 25 punti base - in agenda domani.
Intorno alle 12,25 il Ftse Mib balza dello 0,33% più che dimezzando il rialzo di inizio seduta in un andamento un po' volatile. Volumi pari a 1,8 miliardi di euro, in decisa accelerazione rispetto a ieri.
Resta più sullo sfondo l'andamento dei titoli legati alle numerose trimestrali.
I titoli in evidenza oggi
Netto rialzo per i titoli del settore cemento con Buzzi (BIT:BZU) in crescita del 6,25%, che ieri ha dato la trimestrale, e Cementir dell'1,7% con un trader che sottolinea come il comparto beneficia anche delle attese sulla fine del conflitto in Ucraina e quindi si punta sugli ingenti investimenti che ci saranno per la ricostruzione post bellica nel paese.
Forte anche Tenaris (BIT:TENR) che balza del 5,6% nella prospettiva di una ripresa delle esplorazioni petrolifere.
Per contro, vendute le società energetiche più esposte sul fronte della produzione di energia da fonti rinnovabili, come le utility Erg a -2,4% ed Enel (BIT:ENEI) a -0,6%, che oggi annuncerà i risultati del trimestre. Scendono anche A2A (BIT:A2) a -1% e Iren (BIT:IREE) a -1,3%.
In deciso rialzo Stellantis (BIT:STLAM) e Iveco che avanzano del 2,4% su ricoperture dopo i recenti ribassi e dopo che hanno già scontato le attese di possibili dazi con il ritorno di Trump alla Casa Bianca.
Molto bene anche Diasorin (BIT:DIAS) che sale del 5% dopo i risultati del trimestre, diffusi ieri, superiori alle attese e anche in vista di sviluppi positivi per il comparto dove opera la società di diagnostica che ha una forte presa negli Stati Uniti.
Forti acquisti anche sul lusso con Cucinelli (BIT:BCU) in crescita del 2,8%, Ferragamo (BIT:SFER) a +0,7% e Aeffe del 4,58%, incuranti dei timori su possibili dazi negli Usa.
Timori di maggiori difficoltà nell'export di alcolici stanno invece penalizzando Campari (LON:0ROY), che flette del 3% circa.
Prosegue la corsa Leonardo che sale del 3,8%.
Fra i bancari, brucia tutto il rialzo di seduta UniCredit (BIT:CRDI), che passa in negativo (-0,6%) dopo il trimestre sopra le attese e il miglioramento della guidance 2024. Venduta anche Intesa (BIT:ISP) a -0,6%. Corre Pop Sondrio in crescita dell'1,4, premiata dal trimestre sopra le attese. Ed è molto forte Credem a +6,6% dopo i risultati del trimestre "superiore alle attese e di buona qualità", scrive Equita.
Sul fronte opposto, infine, Inwit (BIT:INWT) arretra del 4% dopo i risultati in linea con le attese e l'annuncio di una guidance di fatturato 2024 rivista nella parte bassa del range. Jp Morgan (NYSE:JPM) ha inoltre tagliato il prezzo obiettivo a 13 euro dal 14,1 precedente.
(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei, Francesca Piscioneri)