MILANO (Reuters) - Seduta con gli indici piatti e senza una precisa direzione a Piazza Affari. Stesso copione anche sulle altre borse europee, con gli investitori che preferiscono stare alla finestra in attesa dell'importante dato di domani sull'inflazione Usa che darà ulteriori elementi sull'evoluzione della politica monetaria.
Inoltre, in serata la Federal Reserve diffonderà i verbali della riunione di metà settembre dopo che l'istituto centrale statunitense ha deciso un taglio dei tassi da 50 punti base innescando un netto calo dei rendimenti sull'obbligazionario mondiale. Nuovi spunti sul futuro a breve termine dei tassi di potrebbero giungere dagli interventi di numerosi esponenti del consiglio Fed tra cui Bostic, Jefferson e Goolsbee.
Intorno alle 12,20 l'indice Ftse Mib è invariato. Volumi molto contenuti pari a 630 milioni di euro.
I titoli in evidenza oggi
Forti vendite su Maire, in calo del 3%, ma è arrivata a cedere anche oltre il 5% nel corso della mattina. Si tratta di un titolo molto volatile di recente. Un trader sottolinea la possibilità che si venda in attesa dei risultati del terzo trimestre il 24 ottobre, per poi rientrare a prezzi più bassi. Il broker Intermonte si attende "una continuazione dei trend osservati nel primo semestre del 2024, con una solida crescita dei risultati su base annua".
Fiacco il settore oil a seguito del continuo ribasso del prezzo del greggio con Eni (BIT:ENI) che è in calo dello 0,20%, penalizzata anche da Hsbc che ha tagliato il prezzo obiettivo a 15,9 euro da 16,1, e Saipem (BIT:SPMI) dello 0,10%.
Banche deboli con le big UniCredit (BIT:CRDI) e Intesa (BIT:ISP) in flessione rispettivamente dello 0,50% e dello 0,1%. Piatta MPS (BIT:BMPS) dopo il balzo di ieri che ha riportato il titolo sopra quota 5 euro.
Venduta Leonardo, in calo dello 0,4% dopo le dichiarazioni del management ieri che ha confermato la guidance per il 2024.
Bene Tim (BIT:TLIT) ordinarie e risparmio in salita di oltre l'1%.
Fuori dal paniere, svetta DoValue (BIT:DOVA) a +2% dopo l'annuncio di ulteriori contratti Utp per circa 300 milioni di euro di gross book value.
Bene anche Ariston Holding a +1,6%.
(Giancarlo Navach, editing Andrea Mandalà)