MILANO (Reuters) - Piazza Affari conferma a fine seduta il rialzo della mattina, corroborato dall'avvio positivo di Wall Street.
Secondo un trader, si tratta per lo più di un rimbalzo dopo i recenti cali in una seduta arida di spunti.
Intorno alle 16,40 il FTSE Mib sale dell'1%. Volumi intorno a 1,8 miliardi di euro.
Tra i titoli in evidenza:
Bene il settore automotive, tonico anche in Europa e negli Usa, dove GM ha previsto che dal 2025 le sue auto elettriche genereranno utili. A Milano brilla Cnh (BIT:CNHI) (+2,8%) che recupera le recenti perdite. Un trader ricorda che il titolo resta sottovalutato rispetto alla concorrente Deer, di cui ieri Moody's ha confermato il rating e migliorato l'outlook a positivo. Bene anche Iveco (+2,5%) e Pirelli (BIT:PIRC) (+2,4%), mentre Stellantis (BIT:STLA) sale di 1,6%, poco più del settore automotive europeo.
In recupero il comparto energia dopo le vendite della vigilia. Enel (BIT:ENEI) guida la scuderia con un rialzo del 2,9% in vista del nuovo piano industriale in programma la prossima settimana. Secondo Bloomberg, il gruppo starebbe valutando la cessione delle attività in Perù, che potrebbero valere fino a 5 miliardi di dollari, per tagliare il debito e sostenere nuovi investimenti.
In rialzo anche Terna (BIT:TRN), Saipem (BIT:SPMI) e Italgas (BIT:IG), azzera il rialzo iniziale Eni (BIT:ENI).
Vivace anche A2A (BIT:A2) (+1,6%) che ha preannunciato un aggiornamento del piano industriale il 23 novembre, che secondo banca Akros porterà chiarezza sulla strategia dell'utility in uno scenario difficile.
Banche per lo più positive, come in Europa, con Banco Bpm (BIT:BAMI) e Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) in rialzo di circa 1%. Brillanti Finecobank (BIT:FBK) e Nexi (BIT:NEXII).
Tra i pochi ribassi Leonardo (-0,7%), Moncler (BIT:MONC) e Azimut (BIT:AZMT).
Sale del 3% Webuild che ha vinto, in consorzio, un contratto ferroviario da 441 milioni di euro in Romania.
Crolla Trevi, in asta di volatilità con un calo del 36% a 0,37 euro dopo l'annuncio, ieri a mercati chiusi, di una serie di misure per il rafforzamento patrimoniale della società, tra cui un aumento di capitale in opzione ai soci a un prezzo di emissione pari a 0,317 euro per azione.
(Claudia Cristoferi, editing Stefano Bernabei)