HONG KONG (Reuters) - L'azionario cinese ha chiuso ai minimi di sei settimane in linea con i mercati globali, con il sentiment degli investitori ancora fragile dopo che gli sforzi coordinati delle banche centrali non sono riusciti ad alleviare i timori sull'impatto del coronavirus.
L'indice Shanghai Composite ha archiviato la seduta in ribasso dello 0,3% a 2.779,64, in calo per il quinto giorno consecutivo di scambi e al livello più basso dal 4 febbraio, quando gli investitori hanno mandato in fumo 700 miliardi di dollari dal mercato azionario cinese per timore di un'epidemia.
L'indice blue-chip CSI300 ha perso lo 0,5%, riducendo alcune perdite dopo aver toccato il livello più basso dall'agosto 2019 all'inizio della sessione, anch'esso in ribasso per il quinto giorno consecutivo.
Il sottoindice del settore finanziario CSI300 ha ceduto lo 0,2%, mentre il settore dei beni di consumo primari e l'indice immobiliare hanno perso entrambi l'1,3%.
L'indice minore di Shenzhen ha segnato una flessione dello 0,4% mentre l'indice delle start-up ChiNext Composite ha chiuso in rialzo dello 0,4%.
La Cina, dove la trasmissione locale del coonavirus ha registrato un rallentamento, ha riportato un altro aumento di casi confermati mentre i contagi dall'estero continuano a spingere verso l'alto il bilancio complessivo delle infezioni.
"Raccomandiamo agli investitori di attendere pazientemente segnali di stabilità nei mercati vicini e di prestare molta attenzione ai cambiamenti (in termini) di politica, capitale (liquidità) e mercati esterni", scrive in una nota Zhang Gang, analista di Central China Securities.
Gli sconfortanti dati sulla produzione industriale diffusi ieri hanno messo in evidenza l'impatto della pandemia sul paese.
Tuttavia, le azioni A sono rimaste relativamente calme rispetto ai mercati globali. A Wall Street, gli scambi sono stati di nuovo sospesi durante la notte, con i titoli a picco per via dei timori legati al coronavirus.
L'indice di Hong Kong Hang Seng ha chiuso in rialzo dello 0,9% a 23,263.73.