TOKYO (Reuters) - L'azionario nipponico ha chiuso in ribasso in scia al rafforzamento dello yen sui deludenti dati Usa, mentre il riemergere di casi di Covid-19 ha smorzato le speranze di un rapido rimbalzo dell'economia.
Il Nikkei ha chiuso con una flessione del 2,82% a 21.710,00, perdita giornaliera maggiore dal 15 giugno.
Il più ampio indice Topix ha lasciato sul terreno il 2,82% a 1.496,06, toccando i minimi di due mesi e registrando le maggiori perdite giornaliere in quattro mesi.
Il mercato ha esteso le perdite nella seconda parte della seduta quando il governatore di Tokyo Yuriko Koike ha avvertito che la capitale potrebbe dichiarare stato di emergenza qualora la situazione del coronavirus dovesse aggravarsi ulteriormente, dopo che i nuovi contagi sono aumentati di un massimo giornaliero di 463.
I dati di ieri sul Pil hanno mostrato che l'economia statunitense si è contratta del 32,9% nel secondo trimestre e ha subìto il calo più marcato dalla Grande Depressione, mentre le richieste settimanali di sussidio alla disoccupazione sono salite di 12.000 unità a 1.434 milioni.
I timori legati a un ritardo nella ripresa economica hanno tenuto sotto pressione il dollaro Usa, sceso brevemente contro lo yen a 104,195 yen
Panasonic è scivolata del 13,29% dopo che la società ha dichiarato di prevedere un utile dimezzato per l'anno finanziario in corso.
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