(Reuters) - I futures sugli indici azionari statunitensi si muovono in rialzo, sostenuti dal calo dei rendimenti dei Treasury, mentre gli investitori attendono i dati sull'inflazione di dicembre e i prossimi risultati societari per valutare lo stato di salute della prima economia del mondo.
Alle 12,50, il Dow E-minis è in rialzo di 133 punti, pari allo 0,31%, l'S&P 500 E-minis sale di 24,25 punti, pari allo 0,41%, e il Nasdaq 100 E-minis aumenta di 108,25 punti, pari allo 0,42%.
L'indice dei prezzi alla produzione, previsto per le 14,30 italiane, sarà il primo dei due dati previsti per questa settimana che potrebbero offrire indizi sullo stato dell'inflazione negli Stati Uniti.
Secondo le stime degli economisti intervistati da Reuters, l'indice dovrebbe aver registrato un rialzo del 3,4% a dicembre, rispetto al 3% del mese precedente. Tra le componenti che confluiscono nell'indice della spesa per consumi personali, l'indicatore dell'inflazione preferito dalla Federal Reserve, l'attenzione sarà rivolta ai servizi sanitari, alle commissioni del portfolio management e ai biglietti aerei.
Escludendo le voci volatili come cibo ed energia, l'indice Ppi dovrebbe essere salito al 3,8% a dicembre. Per domani si attendono i dati sull'indice dei prezzi al consumo (Cpi).
Molto attese nel corso della settimana anche le trimestrali delle grandi banche: ci si attende che gli istituti di credito comunichino risultati più forti, alimentati da un'intensa attività di operazioni e trading.
Nel premarket JPMorgan Chase & CO guadagna lo 0,3%, Morgan Stanley (NYSE:MS) sale dell'1,2% e Citigroup è a +0,7%.
I principali indici di Wall Street hanno registrato una traiettoria discendente dall'inizio di dicembre, con il Dow ponderato sui prezzi in calo di oltre il 6% rispetto al massimo storico raggiunto il mese scorso, e l'indice di riferimento S&P 500 ai minimi di due mesi.
La posizione cauta della banca centrale sull'allentamento monetario quest'anno, insieme a dati economici positivi successivi, ha sollevato i timori degli investitori che l'inflazione possa essere in aumento.
Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump entrerà in carica il 20 gennaio e si prevede che le sue proposte politiche in materia di dazi e immigrazione andranno ad alimentare l'inflazione.
Scendono i rendimenti dei titoli del Treasury a lunga scadenza, ma si mantengono vicini ai massimi dalla fine del 2023. Gli analisti evidenziano anche indiscrezioni secondo cui l'amministrazione entrante starebbe valutando un aumento dei dazi graduale, che offrirebbe agli Stati Uniti una leva negoziale.
Secondo i dati compilati da Lseg, gli operatori hanno ridimensionato le aspettative di un taglio dei tassi della Fed nel 2025, e ora vedono una riduzione dei tassi di interesse da parte della banca centrale di circa 27,5 punti base entro la fine dell'anno.
I commenti del presidente della Fed di Kansas City, Jeffrey Schmid, e del presidente della Fed di New York, John Williams, che sono membri votanti del Federal Open Market Committee, saranno esaminati per conoscere le loro prospettive sull'allentamento monetario e sullo stato dell'economia.
Tra le megacap, l'azienda leader nel settore dell'intelligenza artificiale Nvidia sale dell'1,5% dopo quattro sedute di ribassi, sulle attese che le nuove restrizioni alle esportazioni statunitensi possano impattare i ricavi della società, mentre Tesla (NASDAQ:TSLA) avanza dell'1,9%.
Calano i prezzi del greggio, mentre l'attenzione è rivolta a un piano per porre fine al conflitto geopolitico in Medio Oriente che potrebbe dare un po' di tregua ai mercati.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Giancarlo Navach)