(Reuters) - I futures sugli indici azionari Usa sono poco mossi, con gli investitori che si astengono dal fare grandi previsioni in vista di dati chiave sull'inflazione che questa settimana potrebbero influenzare la Federal Reserve.
La lettura dell'indice dei prezzi al consumo (Cpi) di novembre, prevista per domani, è uno degli ultimi dati importanti prima della riunione della Fed del 17-18 dicembre. I dati dovrebbero mostrare che l'inflazione è aumentata leggermente lo scorso mese.
Le scommesse dei trader su un ulteriore taglio dei tassi di interesse di 25 punti base da parte della Fed la prossima settimana sono superiori all'86%, secondo FedWatch del Cme. Queste previsioni sono aumentate dopo i dati sull'occupazione di venerdì, che hanno mostrato un'impennata nella crescita dei posti di lavoro ma anche un aumento della disoccupazione.
La banca centrale dovrebbe sospendere i tagli a gennaio, dopo che la scorsa settimana una serie di funzionari ha parlato di un ritmo più lento di allentamento della politica monetaria grazie a un'economia solida.
Alle 12,10 italiane i futures sul Dow sono in calo dello 0,03%, quelli sull'S&P 500 sono invariati e i futures sul Nasdaq 100 avanzano dello 0,04%.
I principali indici di Wall Street hanno chiuso in calo ieri, sotto la pressione dei titoli tech, trascinati in ribasso da Nvidia, dopo che l'autorità di regolamentazione del mercato cinese ha lanciato un'indagine antitrust sul gigante dei chip AI, il cui titolo scende dello 0,8% negli scambi premarket.
I titoli azionari Usa hanno iniziato l'ultimo mese dell'anno con una nota ampiamente positiva, con l'S&P 500 e il Nasdaq che hanno archiviato la prima settimana di dicembre in modo positivo grazie a un novembre straordinario dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali.
Le potenziali politiche di riduzione delle tasse e di allentamento della regolamentazione dell'amministrazione entrante di Trump dovrebbero favorire le performance aziendali.
Oracle (NYSE:ORCL) crolla dell'8,5% dopo che la società di cloud computing ha mancato le stime di Wall Street per i risultati del secondo trimestre e ha previsto un utile del terzo trimestre inferiore alle stime.
C3.ai balza del 9,1% dopo che l'azienda produttrice di software per l'intelligenza artificiale ha alzato le previsioni di ricavi per l'anno fiscale 2025, mentre l'azienda di software Mongodb cede il 4% nonostante abbia alzato le previsioni sui risultati annuali.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Francesca Piscioneri)