Di Ambar Warrick
Investing.com - I mercati asiatici sono crollati martedì, con gli investitori che hanno ridotto drasticamente l’esposizione ai titoli bancari nel timore di un contagio dalla crisi americana, mentre l’incertezza sulla politica monetaria ha pesato anche in vista dei dati chiave sull’inflazione negli Stati Uniti.
L’indice giapponese Nikkei 225 è stato il più colpito in Asia, con un crollo di oltre il 2%, poiché i mercati temevano una maggiore esposizione alle obbligazioni statunitensi da parte delle società finanziarie giapponesi. Resona Holdings, Inc. (TYO:8308), T&D Holdings, Inc. (TYO:8795) e Concordia Financial Group Ltd (TYO:7186) sono crollati tra il 7% e il 9%, registrando le peggiori performance sul Nikkei.
Anche altri indici bancari hanno registrato forti perdite, con il KOSPI sudcoreano in calo di quasi il 2%, mentre l’indice indonesiano Jakarta Stock Exchange Composite Index ha guidato le perdite nel sud-est asiatico con un calo dell’1,6%.
Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite hanno perso lo 0,8% ciascuno, mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dell’1,8%, in quanto l’ottimismo per l’adozione di ulteriori misure di stimolo da parte del governo è stato ampiamente controbilanciato da pesanti vendite di titoli bancari locali.
I titoli bancari statunitensi sono crollati negli scambi notturni colpiti dal timore degli investitori di un’ulteriore crisi del settore bancario dopo il crollo della Silicon Valley Bank (NASDAQ:SIVB) la scorsa settimana. Le perdite dei titoli bancari sono continuate anche quando il governo è intervenuto nel settore con liquidità di emergenza e rassicurazioni di sostegno.
Il crollo delle banche ha anche stimolato le scommesse che la Federal Reserve ammorbidirà la sua posizione da falco per evitare ulteriori danni all’economia.
L’attenzione è ora rivolta ai dati sull’indice dei prezzi al consumo USA attesi in giornata, per avere maggiori indicazioni su come la banca centrale potrebbe procedere con la politica monetaria. I future sui Fed Fund mostrano che i mercati hanno abbandonato le scommesse su un rialzo di 50 punti base da parte della Fed la prossima settimana, con una maggioranza di operatori che ora si posiziona per un aumento di 25 punti base.
Qualsiasi segnale di surriscaldamento dell’inflazione, unitamente ai problemi del settore bancario, potrebbe essere negativo per i mercati azionari asiatici.
L’indice australiano ASX 200 è sceso dell’1,6%, con le azioni delle quattro principali banche del Paese in calo tra lo 0,4% e l’1,3%. La Commonwealth Bank of Australia (ASX:CBA) è in calo dello 0,4%.