Di Ambar Warrick
Investing.com - Crollano i listini asiatici questo venerdì a causa dell’introduzione di nuove restrizioni contro il COVID-19 in alcune grandi città cinesi, mentre i titoli tecnologici sono scesi dopo una serie di report sugli utili deboli negli USA.
L’indice cinese Shanghai Shenzhen CSI 300 è sceso dell’1,7%, mentre l’indice Shanghai Composite ha ceduto l’1,4% quando diverse città, tra cui Guangzhou e Wuhan hanno introdotto nuove misure per contrastare la recrudescenza di casi di COVID.
La mossa suscita nuove preoccupazioni per l’economia cinese, che sta ancora risentendo della serie di lockdown di quest’anno. Il governo cinese ha recentemente ribadito il suo impegno a rispettare la rigida politica zero COVID, mantenendo incerte le prospettive economiche del Paese.
Anche l’incertezza sul clima politico del Paese ha pesato sui titoli cinesi questa settimana, mettendoli in rotta verso una perdita settimanale.
L’indice Hang Seng di Hong Kong è stato il peggiore tra i suoi omologhi questa settimana, con un calo di oltre il 3% venerdì, ai minimi da 14 anni, mentre i titoli locali sono stati i più colpiti dal crollo delle major tecnologiche statunitensi.
L’indice si avvia a chiudere in calo di quasi l’8% questa settimana, dato che le major tecnologiche, tra cui Alibaba Group (HK:9988), Baidu Inc (HK:9888), Tencent Holdings Ltd (HK:0700) e JD.com Inc (HK:9618), sono state duramente colpite dalla loro esposizione ai mercati statunitensi.
Gli indici di Wall Street sono crollati durante la notte, con l’indice tecnologico NASDAQ Composite che ha subito il calo maggiore a causa della debolezza degli utili e delle indicazioni delle principali società, tra cui Microsoft Corporation (NASDAQ:MSFT), Alphabet Inc (NASDAQ:GOOG) e Amazon.com Inc (NASDAQ:AMZN).
Anche altri indici tecnologici in Asia sono crollati. L’indice Taiwan Weighted è sceso dell’1,5%, mentre l’indice sudcoreano KOSPI è sceso dello 0,8%.
Tuttavia, il KOSPI è stato uno dei migliori performer della settimana, con un aumento di quasi il 3% grazie al fatto che i dati negativi sul PIL del terzo trimestre hanno alimentato le aspettative di un cambio di passo dalla Banca di Corea nei dei rialzi dei tassi d’interesse.
L’attenzione si sposta ora sul vertice della Federal Reserve della prossima settimana, durante il quale si prevede l’ennesimo aumento di dei tassi di interesse di 75 punti base.
Ma i mercati stanno valutando la possibilità che la Fed riduca il ritmo dei rialzi dei tassi a partire da dicembre, dato che i dati di giovedì hanno mostrato che l’economia statunitense è stata meno colpito dall’inflazione di quanto si pensasse inizialmente.
L’aumento dei tassi di interesse statunitensi ha pesato molto sui titoli asiatici quest’anno, riducendo la liquidità e facendo apparire i rendimenti meno attraenti.