Di Ambar Warrick
Investing.com – Listini asiatici in salitaq questo mercoledì grazie all’ulteriore ridimensionamento dei timori di una crisi bancaria da parte delle autorità di regolamentazione, mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong ha registrato un forte aumento grazie all’entusiasmo degli investitori per l’importante ristrutturazione del gigante dell’e-commerce Alibaba (NYSE:BABA) Group.
L’Hang Seng è balzato del 2,2% a un massimo di oltre tre settimane, con Alibaba Group Holdings Ltd (HK:9988) in rialzo di quasi il 15% nei primi scambi. L’azienda di e-commerce ha dichiarato che prevede di suddividere la propria attività in sei unità distinte, ognuna con una propria leadership e un proprio ambito di applicazione per la quotazione pubblica.
La mossa è stata vista come eccessivamente positiva dagli investitori, con la speranza che possa attirare un minore controllo normativo, oltre a generare maggiori rendimenti futuri, dato che le sei unità rappresentano le maggiori fonti di guadagno di Alibaba.
L’indice giapponese Nikkei 225 è salito dello 0,4%, favorito dal balzo di oltre il 5% della società di investimento SoftBank Group Corp. (TYO:9984), che detiene una partecipazione del 13,5% in Alibaba.
I mercati asiatici sono stati sostenuti dalle dichiarazioni rilasciate nella notte dalle autorità di regolamentazione statunitensi, che hanno ribadito la solidità del sistema bancario e hanno attribuito il recente crollo della Silicon Valley Bank a una cattiva gestione, piuttosto che a dei rischi sistemici.
Questi commenti, insieme alla mancanza di notizie negative dal settore bancario nelle ultime due settimane, hanno contribuito ad attenuare le preoccupazioni per un imminente crollo delle banche statunitensi. Gli investitori hanno così acquistato con cautela i mercati asiatici, che sono molto esposti al rischio.
Ma i guadagni sono stati limitati da un rimbalzo notturno dei rendimenti dei Treasury statunitensi, in quanto i timori per il settore bancario si sono attenuati e i mercati hanno valutato la possibilità di un ulteriore inasprimento delle politiche da parte della Federal Reserve.
I titoli cinesi sono rimasti indietro rispetto ai loro omologhi asiatici, con l’indice Shanghai Shenzhen CSI 300 in rialzo dello 0,2%, mentre lo Shanghai Composite è sceso dello 0,1%. Le letture economiche contrastanti del Paese hanno visto gli investitori ridimensionare le loro scommesse su un rimbalzo cinese quest’anno, anche se il Paese ha posto fine a tre anni di blocco anti-COVID.
L’enorme settore delle esportazioni cinese è alle prese con la debolezza della domanda estera, mentre i produttori locali continuano a lavorare ben al di sotto della capacità produttiva.
Questa settimana l’attenzione si concentra sui dati sull’attività commerciale cinese previsti per venerdì. Gli analisti si aspettano un certo ammorbidimento a marzo rispetto al mese precedente, a causa dell’esaurirsi del boom economico post-COVID.