Di Ambar Warrick
Investing.com - Listini asiatici in salita questo giovedì, dopo cinque giorni consecutivi in calo, sulla scia positiva di Wall Street grazie all’ottimismo dei dati sulla fiducia dei consumatori statunitensi, più forti del previsto.
Gli indici tecnologici hanno registrato la migliore performance, mentre i dati hanno mostrato che le aspettative di inflazione degli Stati Uniti sono diminuite a dicembre, aumentando le speranze che i tassi di interesse non aumentino così tanto come inizialmente temuto. Anche gli utili corporate hanno spinto i rialzi delle azioni statunitensi.
L’indice Hang Seng di Hong Kong è salito di oltre il 2%, mentre l’indice KOSPI e l’indice Taiwan Weighted della Corea del Sud hanno guadagnato rispettivamente l’1% e l’1,5%.
L’indice giapponese Nikkei 225 è salito dello 0,4% dopo che una posizione meno cauta del previsto da parte della Banca del Giappone ha spinto l’indice ai minimi di due mesi. L’inattesa revisione della gamma di controllo dei rendimenti dei titoli di Stato da parte della BOJ ha provocato forti perdite anche sugli altri mercati asiatici, in quanto gli operatori temevano che la banca centrale si muovesse in modo più aggressivo.
I toni aggressivi da parte delle principali banche centrali mondiali ha visto la maggior parte dei mercati asiatici in calo nelle ultime cinque sedute. La Federal Reserve, la Banca d’Inghilterra e la Banca Centrale Europea hanno segnalato ulteriori rialzi dei tassi nel 2023 per frenare l’inflazione.
L’attenzione si sposta ora sui dati sul PIL del terzo trimestre statunitense e, soprattutto, sull’indice dei prezzi della spesa per consumi personali di novembre, atteso per venerdì. L’indice PCE è l’indicatore dell’inflazione preferito dalla Fed e sarà probabilmente determinante per il prossimo vertice di politica della banca a febbraio.
Sebbene il dato di base dovrebbe essere scesa al 4,7% annuo a novembre dal 5% del mese precedente, si prevede che rimanga ben al di sopra dell’obiettivo annuale del 2% della Fed.
Tuttavia, la maggior parte dei mercati azionari asiatici è salita sulla speranza che l’indice scendesse più del previsto, come si evince dai dati inflazione al consumo pubblicati all’inizio del mese.
In calo gli indici cinesi sono rimasti indietro rispetto ai loro omologhi, con l’indice Shanghai Composite in calo dello 0,3%, mentre l’indice Shanghai Shenzhen CSI 300 è salito dello 0,2%.