Di Ambar Warrick
Investing.com - La maggior parte dei listini asiatici ha registrato un forte rialzo martedì, con le borse legate al settore tech che hanno rispecchiato il rally notturno di Wall Street, mentre le azioni cinesi sono scese in quanto gli investitori hanno ridotto le loro aspettative sulla cancellazione delle restrizioni COVID nel paese.
L’indice giapponese Nikkei 225 è balzato dell’1,3%, mentre l’indice Taiwan Weighted ha guadagnato lo 0,7%. Anche l’indice KOSPI della Corea del Sud è salito di quasi l’1%, mentre l’indice indiano Nifty 50 ha guadagnato lo 0,5%.
Gli indici di Wall Street hanno registrato un’impennata nella notte, con i titoli tecnologici in salita grazie alle speculazioni sulla possibilità che la Federal Reserve rallenti il ritmo dei rialzi dei tassi d’interesse. Il dollaro è sceso dai recenti guadagni dopo che diversi membri della Fed si sono detti favorevoli a rialzi dei tassi d’interesse più contenuti in futuro.
Un tale scenario sarebbe positivo per i mercati asiatici nel breve termine, anche se, dato che la Fed ha segnalato che i tassi di interesse raggiungeranno probabilmente un picco più alto del previsto, si prevede che le borse regionali rimarranno sotto pressione.
Questa settimana l’attenzione è rivolta alle elezioni di midterm negli Stati Uniti, che potenzialmente potrebbero annunciare cambiamenti nelle politiche economiche del Paese.
L’indice bluechip Shanghai Shenzhen CSI 300 è sceso dell’1,2%, mentre l’indice Shanghai Composite ha perso lo 0,9%. Anche i titoli di Hong Kong sono stati venduti insieme alle loro controparti cinesi. L’indice Hang Seng index ha ceduto lo 0,8%, anche se le perdite sono state mitigate dai titoli tecnologici di peso elevato.
I mercati cinesi, che quest’anno si sono indeboliti notevolmente a causa delle rovine economiche causate dalla politica zero-COVID, hanno registrato un forte aumento la scorsa settimana grazie alle voci su una possibile cancellazione di tale politica.
La Cina è alle prese con la peggiore epidemia di COVID da maggio, che ha visto l’imposizione di nuove restrizioni in diverse città, tra cui la capitale finanziaria Shanghai.
L’indice australiano S&P/ASX 200 è rimasto un po’ indietro rispetto ai suoi omologhi, salendo solo dello 0,4% dopo che i dati hanno mostrato un sostanziale peggioramento della fiducia dei consumatori australiani all’inizio di novembre.