(Reuters) - Le borse europee rimbalzano dai minimi di inizio seduta grazie ai rialzi di utility e minerari, che compensano parte delle perdite nel settore bancario innescate dall'acquisto di Credit Suisse da parte di Ubs per una frazione del suo valore di mercato.
Alle 11,40 l'indice paneuropeo STOXX 600 è in ribasso dello 0,09% dopo aver perso quasi il 2% all'apertura del mercato.
Le azioni di Credit Suisse perdono il 60% a un nuovo minimo storico di 0,73 franchi dopo che la rivale Ubs Group ha annunciato che pagherà 3 miliardi di franchi svizzeri per l'acquisto della banca assumendosi anche fino a 5,4 miliardi di dollari di perdite.
Ubs cede il 6,5%. La banca ha detto che sospenderà temporaneamente i buyback.
Gli investitori sono stati spaventati anche dalla notizia che le obbligazioni Additional Tier 1 - o AT1 - di Credit Suisse, con un valore nozionale di 17 miliardi di dollari, saranno valutate zero, causando l'ira di alcuni obbligazionisti che pensavano di essere più protetti degli azionisti.
Il più ampio indice bancario europeo perde il 2,1%, ma è in recupero rispetto al -6% registrato a inizio seduta, quando ha toccato i minimi di tre mesi.
Le utilities e i minerari guidano i guadagni.
Tutti gli occhi saranno puntati sulla decisione di mercoledì della Federal Reserve, con gli operatori ampiamente divisi sulla possibilità che la banca centrale statunitense aumenti i tassi di interesse di 25 punti base o li lasci invariati.
Il benchmark STOXX 600, che a un certo punto è arrivato a guadagnare il 10% da inizio anno, adesso ha ridotto il rialzo al 2,7% dopo che il fallimento della Silicon Valley Bank e della Signature Bank e la tempesta che si è abbattuta su Credit Suisse hanno alimentato i timori sulla salute del sistema bancario globale.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Sabina Suzzi)