(Reuters) - Le borse europee scivolano ai minimi da oltre un mese e si avviano a chiudere in rosso la settimana con il mercato che risente dei timori che la fase di rialzo dei tassi duri più a lungo e per le preoccupazioni sulle prospettive di crescita in calo in Cina.
L'indice paneuropeo STOXX 600 cede lo 0,8%, verso il quarto giorno consecutivo in ribasso.
L'impennata dei rendimenti dei titoli di stato ha messo sotto pressione i titoli azionari questa settimana, con lo STOXX 600 che si avvia a un calo settimanale di oltre il 2%, ai minimi di un mese su base settimanale.
Occhi puntati anche sull'economia cinese, dopo che una serie di dati economici e le notizie negative dal settore immobiliare hanno mostrato le falle nella ripresa post-pandemica del Paese.
I titoli dei big del lusso Lvmh, Kering (EPA:PRTP) e Hermes scivolano tra l'1,2% e l'1,7% a causa delle crescenti preoccupazioni per la debolezza della crescita economica della seconda economia mondiale.
La prima banca europea, Hsbc, che opera anche in Cina, ha tirato giù lo STOXX 600 con un calo dell'1,2%.
Il settore minerario europeo, anch'esso esposto alla Cina, perde lo 0,8%.
L'indice britannico delle blue-chip FTSE 100 cede lo 0,7% dopo che i dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio britanniche sono diminuite più del previsto a luglio.
Novo Nordisk, la seconda maggiore società quotata in Europa, scivola dell'1,8% dopo tre sedute in rialzo.
Il settore delle costruzioni e dei materiali cede l'1,4%, con il produttore svedese di pompe di calore Nibe in ribasso del 2,1% per il sesto calo giornaliero consecutivo.
Il segmento retail perde l'1,5%, mentre H&M cede il 2,1% dopo che ieri Reuters ha riferito che il secondo rivenditore di moda al mondo intende eliminare gradualmente i rifornimenti dal Myanmar.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)