Di Peter Nurse
Investing.com - I mercati azionari europei sono in forte rialzo questo lunedì, grazie ai dati cinesi positivi, mentre gli accordi di fusione e acquisizione suggeriscono un riaccendersi della fiducia nel settore aziendale.
Alle 3:35 ET (07:35 GMT), l’indice DAX in Germania schizza del 2,4%, il francese CAC 40 segna un’impennata dell’1,9% e l’indice britannico FTSE registra un balzo dell’1,6%.
I dati del fine settimana hanno rivelato un aumento dei profitti delle compagnie industriali cinesi per il quarto mese consecutivo ad agosto, suggerendo che la ripresa economica della seconda economia mondiale è sulla buona strada.
Alimentano l’ottimismo le notizie sugli accordi di fusione ed acquisizione.
ArcelorMittal (NYSE:MT) schizza del 5,7% dopo che Cleveland-Cliffs (NYSE:CLF) ha accettato di comprare i suoi asset USA per circa 1,4 miliardi di dollari.
William Hill (LON:WMH) crolla del 12% a 272 penny, dopo l’impennata di oltre il 40% di venerdì, quando ha confermato di aver ricevuto delle proposte dalla compagnia di private equity USA Apollo e dal colosso dei casinò Caesars (NASDAQ:CZR) Entertainment. Caesars questa mattina ha reso noto che potrebbe offrire 272 penny ad azione, valutando la compagnia 2,9 miliardi di dollari.
HSBC (LON:HSBA) schizza del 10%: la cinese Ping An Insurance ha aumentato la sua partecipazione dal 7,95% all’8% dopo che il titolo della banca la scorsa settimana è crollato al minimo dal 1995.
Diageo (LON:DGE) balza del 5,5% dopo aver dichiarato che la performance è migliorata, soprattutto grazie alle attività statunitensi. Siemens Energy, invece, parte col piede sbagliato in seguito allo spin-off della divisione turbine.
I guadagni del mercato in generale potrebbero rapidamente tornare sotto pressione mentre le aspettative sulla crescita economica in Europa e all’estero si ridimensionano, con il nuovo aumento dei casi di Covid-19.
Gli investitori seguiranno da vicino le trattative sulla Brexit, con l’ultimo round di negoziati commerciali tra il capo negoziatore UE, Michel Barnier, e la sua controparte britannica, David Frost, al via domani a Bruxelles.
I prezzi del greggio si indeboliscono questo lunedì e i maggiori riferimenti si avviano a chiudere il mese al ribasso, per la prima volta da mesi, con l’aumento dei casi di coronavirus che minaccia le speranze di una ripresa della domanda.
I future del greggio USA registrano -0,7% a 39,97 dollari al barile, mentre il Brent, il riferimento internazionale, scende dello 0,6% a 42,14 dollari. Il Brent si avvia a segnare il primo calo mensile in sei mesi, mentre il WTI il primo da aprile.
Intanto, i future dell’oro scendono dello 0,2% a 1.863,30 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,1628, giù dello 0,1%.