Di Peter Nurse
Investing.com - I mercati azionari europei si indeboliscono questo mercoledì, i dati economici positivi non sono bastati a ridimensionare i timori degli investitori scatenatisi dopo un primo acceso dibattito presidenziale negli USA.
Alle 3:55 ET (07:55 GMT), l’indice DAX in Germania scende dello 0,6%, il francese CAC 40 va giù dello 0,6% e l’indice britannico FTSE segna -0,2%.
Le vendite al dettaglio tedesche sono salite molto più del previsto ad agosto, con un balzo del 3,1% sul mese, dopo un calo rivisto al rialzo dello 0,2% a luglio, alimentando le speranze che le spese delle famiglie nella maggiore economia europea aiutino la regione a riprendersi nel terzo trimestre. Anche i dati sull’occupazione nel paese hanno sorpreso al rialzo, con il tasso di disoccupazione sceso al 6,3% a settembre, contro le aspettative di una lettura del 6,4%.
L’economia britannica si è contratta meno di quanto inizialmente stimato nel secondo trimestre, segnando comunque un crollo da record del 19,8% ma meglio del 20,4% previsto. Inoltre, i prezzi delle case nel Regno Unito hanno visto il rialzo annuale maggiore dal 2016 a settembre.
Questa mattina, i dati sull’indice PMI cinese hanno rivelato che la ripresa della seconda economia mondiale prosegue.
Le buone notizie non sono bastate a superare la cautela originatasi in seguito ad un acceso dibattito presidenziale durante il quale Donald Trump ha scatenato dubbi sul fatto che possa accettare il risultato delle elezioni.
Tra le notizie sulle compagnie, Veolia (PA:VIE) balza dell’1,4%: il colosso francese di rifiuti e acqua ha alzato l’offerta per la maggior parte della partecipazione di Engie in Suez (PA:SEVI), che segna +7%, nella spinta finale per raggiungere un accordo che sarebbe il preludio di una piena acquisizione.
William Hill (LON:WMH) scende dello 0,5% dopo aver reso noto di aver accettato l’offerta di acquisizione da parte di Caesars (NASDAQ:CZR) Entertainment per 272 penny ad azione, con un valore di 2,9 miliardi di sterline (3,72 miliardi di dollari).
I prezzi del greggio scendono questo mercoledì, proseguendo il forte ribasso della seduta precedente, sulla scia dei timori per i consumi futuri tra la pandemia di Covid-19 ed il problema delle scorte in esubero. Il colosso del greggio Royal Dutch Shell (LON:RDSa) ha annunciato che taglierà fino a 9.000 posti di lavoro, tra i prezzi bassi e la domanda potenzialmente minore a lungo termine.
I dati di ieri dell’American Petroleum Institute hanno rivelato un calo di 831.000 barili per la scorsa settimana, contro il previsto aumento di 1,4 milioni di barili, ma non è bastato a spingere su il mercato.
Gli investitori ora attendono i dati sulle scorte di greggio della Energy Information Administration nel corso della seduta.
I future del greggio USA registrano -0,8% a 38,98 dollari al barile, mentre il Brent, il riferimento internazionale, scende dello 0,9% a 41,19 dollari. Entrambi i contratti hanno chiuso con un tonfo di oltre il 3% ieri.
Intanto, i future dell’oro scendono dello 0,6% a 1.892 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,1730, giù dello 0,1%.