Investing.com - Apertura al ribasso dei mercati azionari europei questo mercoledì, le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Corea del Nord pesano sul sentimento dei mercati ed il calo del prezzo del greggio influisce sul comparto energetico.
Negli scambi della mattinata europea, l’indice EURO STOXX 50 scende dello 0,61%, il francese CAC 40 è in calo dello 0,69% ed il tedesco DAX 30 va giù dello 0,61%.
I mercati sono in agitazione dopo che il Presidente Donald Trump ha avvertito la Corea del Nord che “andrà incontro a fuoco e furia” se continuerà con le sue minacce.
Pyongyang ha reso noto che sta “esaminando con attenzione” un piano per attaccare Guam, dove si trova una base militare statunitense.
I titoli del settore finanziario sono al ribasso, con le francesi BNP Paribas (PA:BNPP) e Societe Generale (PA:SOGN) giù dell’1,10% e dello 0,98%, mentre le tedesche Commerzbank (DE:CBKG) e Deutsche Bank (DE:DBKGn) crollano rispettivamente dell’1% e dell’1,12%.
Tra le banche periferiche, in Italia Intesa Sanpaolo (MI:ISP) ed Unicredit (MI:CRDI) scendono rispettivamente dello 0,41% e dell’1,28%, mentre in Spagna Banco Santander (MC:SAN) e BBVA (MC:BBVA) segnano -0,12% e -0,92%.
La Commissione Europea ha annunciato di aver approvato il piano di Santander per l’acquisto di Banco Popular in Spagna.
Intanto, i timori per l’esito del vertice di questa settimana tra i membri OPEC e non-OPEC pesano sul prezzo del greggio, facendo di conseguenza scendere i titoli del settore energetico.
Il colosso francese del petrolio e del gas Total SA (PA:TOTF) scende dello 0,20% e Repsol (MC:REP) è in calo dello 0,31%, mentre la rivale norvegese Statoil (OL:STL) crolla dell’1,27%.
Intanto, Engie SA (PA:ENGIE) va giù dello 0,47% tra le voci secondo cui il gruppo francese starebbe trattando l’acquisizione di un impianto eolico della Renova in Brasile.
Al rialzo Novo Nordisk (CO:NOVOb), con un balzo del 3,36% dopo che la casa farmaceutica danese ha riportato utili netti del secondo trimestre invariati ma alzato gli obiettivi di crescita annui.
A Londra, il {{27|FTSE 100} scende dello 0,49% con le banche britanniche che seguono le controparti continentali al ribasso.
HSBC Holdings (LON:HSBA) scende dello 0,19% e Barclays (LON:BARC) è in calo dello 0,50%, mentre Lloyds Banking (LON:LLOY) va giù dello 0,79% e Royal Bank of Scotland (LON:RBS) crolla dell’1,13%.
Misti i titoli minerari sull’indice legato alle materie prime. BHP Billiton (LON:BLT) scende dello 0,08% e Glencore (LON:GLEN) va giù dello 0,19%, mentre Randgold Resources (LON:RRS) e Fresnillo (LON:FRES) rimbalzano dell’1,88% e del 2,04% rispettivamente.
Legal & General Group PLC (LON:LGEN) segna una delle peggiori performance sull’indice, con un crollo dell’1,45% sebbene la compagnia assicurativa abbia riportato un’impennata del 27% degli utili operativi del primo semestre a 988 milioni di sterline, grazie all’ottimo andamento della divisione pensionistica.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari passano da stabili a negativi. I future Dow Jones Industrial Average scendono dello 0,04%, i future S&P 500 sono in calo dello 0,23%, mentre i future Nasdaq 100 vanno giù dello 0,27%.