Di Peter Nurse
Investing.com - I listini europei aprono in discesa questo giovedì, con gli investitori prudenti in vista del dato sull’inflazione USA mentre continuano i trambusti sul mercato britannico.
Alle 09:40 CEST, l’indice DAX in Germania sale dello 0,2%, ma il francese CAC 40 scende dello 0,2% ed il britannico FTSE 100 dello 0,5%.
Le borse europee hanno seguito al ribasso le controparti asiatiche, con gli investitori preoccupati per un potenziale shock per i dati sull’inflazione USA dopo i verbali dell’ultimo vertice della Federal Reserve.
I dati sull’inflazione USA attesi nel corso della seduta potrebbero aiutare la banca a decidere la portata del prossimo intervento sui tassi a novembre, che i mercati si aspettano sarà un altro incremento da 0,75 punti percentuali.
I dati pubblicati dalla Germania questa mattina hanno rivelato che l’inflazione al consumo è salita del 10,0% su base annua a settembre, con +1,9% sul mese, aumentando le pressioni sulla Banca Centrale Europea perché prosegua con l’inasprimento monetario.
Intanto, gli investitori restano cauti per la possibilità che la Banca d’Inghilterra metta fine al suo programma di acquisti di bond di emergenza questa settimana, che potrebbe causare forti vendite sul mercato dei Gilt britannici, trascinando ancora più giù la sterlina.
Tra le notizie sulle compagnie, easyJet (LON:EZJ) sale dello 0,3% dopo aver reso noto che le operazioni sono migliorate significativamente nonostante abbia avvertito che si aspetta una terza perdita annuale consecutiva.
Hays (LON:HAYS) scende dello 0,6% sulla notizia di un rallentamento delle assunzioni nel Regno Unito e negli USA, mentre Taylor Wimpey (LON:TW) crolla del 4,3%, trainando un generale selloff dei titoli dell’edilizia abitativa britannica.
Entain (LON:ENT) sale dell’1,5% dopo aver previsto che i Mondiali di calcio che inizieranno il mese prossimo contribuiranno a migliorare le entrate del quarto trimestre dai giochi online.
I prezzi del petrolio sono in salita, con i trader che assimilano il forte aumento delle scorte petrolifere USA nei timori di un indebolimento della domanda globale.
I dati dell’American Petroleum Institute ieri hanno rivelato che le scorte sono salite di 7 milioni di barili la settimana scorsa, scatenando i timori di una domanda lenta da parte del maggiore consumatore mondiale. I dati governativi ufficiali arriveranno nel corso della seduta.
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio ha tagliato le stime sulla domanda 2022 e 2023 ieri, una settimana dopo aver abbassato i livelli di produzione.
Alle 09:40 CEST, i future del greggio USA salgono dello 0,6% ad 87,77 dollari al barile, mentre il contratto del Brent registra +0,8% a 93,14 dollari. Entrambi i contratti sono scesi di quasi il 6% questa settimana.
Intanto, i future dell’oro sono in calo dello 0,1% a 1.676,20 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 0,9700, giù dello 0,1%.