Di Peter Nurse
Investing.com - I mercati azionari europei sono in salita questo martedì, in ripresa sulla notizia che la Russia ha richiamato alla base parte delle truppe ammassate al confine ucraino.
Alle 3:40 ET (08:40 GMT), l’indice DAX in Germania sale dell’1,1%, il francese CAC 40 va su dell’1,3% e l’indice britannico FTSE è in salita dello 0,8%.
I mercati azionari globali sono stati col fiato sospeso nei timori di un’imminente invasione russa dell’Ucraina, in particolare dopo che gli Stati Uniti hanno chiuso la loro ambasciata a Kiev ieri sera, con il Segretario di Stato Antony Blinken che ha parlato di una “drastica accelerazione del dispiegamento di forze russe” al confine ucraino.
Tuttavia, l’agenzia stampa Interfax ha riportato che il Ministero della Difesa russo avrebbe dichiarato che la Russia riporterà alle loro basi alcune delle truppe dopo aver completato una serie di esercitazioni nel corso di questa settimana. Le esercitazioni insieme alle truppe bielorusse dovrebbero continuare fino al 20 febbraio, in base al sito web del Ministero.
La notizia segue l’incontro, attentamente organizzato e trasmesso in televisione, tra il Presidente Vladimir Putin ed il Ministro degli Esteri Sergy Lavrov ieri, durante il quale i due hanno deciso di proseguire i negoziati diplomatici con l’Occidente sul futuro dell’Ucraina.
I riflettori ora si spostano ai dialoghi fra Putin ed il Cancelliere tedesco Olaf Scholz a Mosca nel corso della giornata, dopo l’incontro con il Presidente ucraino a Kiev ieri.
Intanto, i dati economici indicano che il numero totale degli occupati nel Regno Unito è sceso di 38.000 unità negli ultimi tre mesi del 2021, quando la variante Omicron ha colpito l’Europa. Tuttavia, il numero delle richieste di disoccupazione è sceso a 32.000 a gennaio, segnale che il mercato del lavoro britannico è in ripresa.
Sarà molto seguita la prima stima sul PIL della zona euro del quarto trimestre attesa nel corso della seduta, così come i dati sulla disoccupazione di dicembre nel blocco ed il report sul sentimento economico dell’istituto tedesco ZEW relativo al mese di febbraio.
Tra le notizie sulle aziende, DSM (AS:DSMN) schizza del 2,3% dopo che il produttore di prodotti chimici olandese ha riportato un’impennata del 13% dei profitti core del quarto trimestre, con la domanda dei suoi prodotti rimasta forte malgrado i prezzi più alti.
Il titolo Glencore (LON:GLEN) rimbalza del 3,6%: il colosso delle materie prime ha riportato utili core da record, pari a 21,3 miliardi di dollari, quasi il doppio rispetto all’anno prima, e quasi 4 miliardi di dollari di ritorni agli azionisti. Ha anche annunciato che sta accantonando 1,5 miliardi di dollari per la risoluzione di una serie di indagini per frode.
I prezzi del petrolio si indeboliscono questo martedì, sulla scia dell’allentamento delle tensioni in Europa dell’Est. I timori di sanzioni nel caso di un’invasione russa dell’Ucraina hanno spinto il greggio verso i 100 dollari al barile.
Intanto, le trattative tra USA ed Iran per ripristinare l’accordo sul nucleare del 2015 proseguono e gli investitori attendono i dati sulle scorte statunitensi dell’American Petroleum Institute, previsti nel corso della giornata.
Alle 3:40 ET, i future del greggio USA scendono del 2% a 93,53 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va giù dell’1,8% a 94,74 dollari.
Inoltre, i future dell’oro sono in calo dello 0,1% a 1.867,95 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,1338, su dello 0,3%.