Investing.com - I mercati azionari europei sono stati misti giovedì, l’impennata degli interessi italiani hanno spinto le preoccupazioni sulla capacità del paese di superare la sempre più grave crisi del debito.
Durante la mattinata degli scambi europei, l’EURO STOXX 50 ha segnato +0,23%, il francese CAC 40 ha segnato +0,20%, mentre il tedesco DAX 30 è sceso a -0,02%.
In Italia i rendimenti dei titoli a dieci anni hanno chiuso mercoledì a un massimo di 7,25%, alimentando le preoccupazioni per un break-up della zona euro.
Nel corso della giornata l’Italia metterà all’asta 5 miliardi di Euro in titoli del tesoro a 1 anno, un test chiave per l’appeal del mercato per il debito del paese.
Nel frattempo, i funzionari in Grecia continuano i colloqui per nominare un nuovo governo di coalizione.
Il Presidente della Commissione Europea Jose Manuel Barroso ha esortato gli Stati membri dell'Unione Europea a "unirsi o ad affrontare la prospettiva di una rottura" di fronte a situazioni sempre più disperate in Italia e Grecia.
In Italia gli elevati oneri finanziari hanno spinto le azioni principali banche del paese, con Intesa Sanpaolo in salita del 2,70% e Unicredit in salita del 2,26%.
Nel frattempo, i loro omologhi europei sono sostanzialmente in calo, in Francia BNP Paribas ha visto seganto -1,17% e Societe Generale ha segnato -1,28%, mentre Credit Agricole ha segnato -3,78% a seguito di un crollo dell’utile netto nel terzo trimestre a causa della elevata esposizione del gruppo al debito sovrano greco.
Le azioni della tedesca Siemens sono volate del 6,90%, in seguito all’aumento dell'11% del suo dividendo dell’intero esercizio dopo che l'utile trimestrale è statoinferiore alle aspettative.
A Londra, il FTSE 100 ha segnato -0,46%, seguendo le pesanti perdite dei produttori di rame dei titoli energetici.
Tra i titoli maggiormente in calo oggi Xstrata e Kazakhmys, in calo del 2,70% e 2,76% rispettivamente, seguendo il forte calo dei prezzi del rame.
I colossi minerari Rio Tinto e Bhp Billiton hanno segnato delle perdite, con titoli in calo del 2,20% e dell’1,21%, mentre British Petroleum ha segnato -0,92% e International Power ha segnato -0,94%
Gli istituti di credito del Regno Unito hanno seguito i loro omologhi europei, HSBC Holdings ha visto i titoli scendere del 2,32% e la Royal Bank of Scotland ha segnato -0,76%, mentre Barclays e Lloyds Banking è hanno segnato -0,70% e -0,40% rispettivamente.
I mercati azionari statunitensi hanno segnato un’apertura al rialzo. I futures Dow Jones Industrial Average hanno segnato un aumento dello 0,43%, l’S&P 500 ha segnato un aumento dello 0,69%, mentre i futures Nasdaq 100 hanno indicato un guadagno dello 0,64%.
Oggi la Banca Centrale Europea ha dichiarato che è molto probabile una significativa revisione al ribasso per le sue previsioni del PIL 2012, dichiarando che si stanno materializzando alcuni rischi per le prospettive economiche.
Durante la mattinata degli scambi europei, l’EURO STOXX 50 ha segnato +0,23%, il francese CAC 40 ha segnato +0,20%, mentre il tedesco DAX 30 è sceso a -0,02%.
In Italia i rendimenti dei titoli a dieci anni hanno chiuso mercoledì a un massimo di 7,25%, alimentando le preoccupazioni per un break-up della zona euro.
Nel corso della giornata l’Italia metterà all’asta 5 miliardi di Euro in titoli del tesoro a 1 anno, un test chiave per l’appeal del mercato per il debito del paese.
Nel frattempo, i funzionari in Grecia continuano i colloqui per nominare un nuovo governo di coalizione.
Il Presidente della Commissione Europea Jose Manuel Barroso ha esortato gli Stati membri dell'Unione Europea a "unirsi o ad affrontare la prospettiva di una rottura" di fronte a situazioni sempre più disperate in Italia e Grecia.
In Italia gli elevati oneri finanziari hanno spinto le azioni principali banche del paese, con Intesa Sanpaolo in salita del 2,70% e Unicredit in salita del 2,26%.
Nel frattempo, i loro omologhi europei sono sostanzialmente in calo, in Francia BNP Paribas ha visto seganto -1,17% e Societe Generale ha segnato -1,28%, mentre Credit Agricole ha segnato -3,78% a seguito di un crollo dell’utile netto nel terzo trimestre a causa della elevata esposizione del gruppo al debito sovrano greco.
Le azioni della tedesca Siemens sono volate del 6,90%, in seguito all’aumento dell'11% del suo dividendo dell’intero esercizio dopo che l'utile trimestrale è statoinferiore alle aspettative.
A Londra, il FTSE 100 ha segnato -0,46%, seguendo le pesanti perdite dei produttori di rame dei titoli energetici.
Tra i titoli maggiormente in calo oggi Xstrata e Kazakhmys, in calo del 2,70% e 2,76% rispettivamente, seguendo il forte calo dei prezzi del rame.
I colossi minerari Rio Tinto e Bhp Billiton hanno segnato delle perdite, con titoli in calo del 2,20% e dell’1,21%, mentre British Petroleum ha segnato -0,92% e International Power ha segnato -0,94%
Gli istituti di credito del Regno Unito hanno seguito i loro omologhi europei, HSBC Holdings ha visto i titoli scendere del 2,32% e la Royal Bank of Scotland ha segnato -0,76%, mentre Barclays e Lloyds Banking è hanno segnato -0,70% e -0,40% rispettivamente.
I mercati azionari statunitensi hanno segnato un’apertura al rialzo. I futures Dow Jones Industrial Average hanno segnato un aumento dello 0,43%, l’S&P 500 ha segnato un aumento dello 0,69%, mentre i futures Nasdaq 100 hanno indicato un guadagno dello 0,64%.
Oggi la Banca Centrale Europea ha dichiarato che è molto probabile una significativa revisione al ribasso per le sue previsioni del PIL 2012, dichiarando che si stanno materializzando alcuni rischi per le prospettive economiche.