Di Peter Nurse
Investing.com - I mercati azionari europei sono in salita questo giovedì, alla fine di un mese turbolento, con gli investitori che seguono da vicino gli sviluppi nel conflitto russo-ucraino, nonché i prezzi volatili degli energetici.
Alle 09:40 CEST l’indice DAX in Germania sale dello 0,5%, il francese CAC 40 va su dello 0,3% e l’indice britannico FTSE 100 è in salita dello 0,2%.
La mancanza di svolte significative nelle trattative tra Ucraina e Russia per mettere fine alla guerra ha comportato una debolezza in Europa ieri.
L’umore è migliorato quando il negoziatore ucraino Davyd Arakhamia ha reso noto che i funzionari dei due paesi riprenderanno i dialoghi in videoconferenza domani.
I prezzi del petrolio sono scesi sulla notizia che gli Stati Uniti stanno considerando di rilasciare greggio dalle riserve di emergenza nell’arco di vari mesi al fine di abbassare i prezzi che hanno superato i 100 dollari al barile sulla scia dell’invasione russa dell’Ucraina.
L’Agenzia Internazionale per l’Energia ha convocato un vertice ministeriale di emergenza per domani, e si pensa che l’organizzazione parigina tenterà di coordinare un rilascio globale di scorte da altri paesi.
Alle 9:40 CEST, i future del greggio USA scendono del 4,4% a 103,06 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va giù del 3,5% a 107,53 dollari.
In Europa, il prodotto interno lordo britannico del quarto trimestre è salito dell’1,3% sul trimestre, su del 6,6% sull’anno, più del previsto, mentre le vendite al dettaglio tedesche hanno registrato +0,3% sul mese a febbraio.
I prezzi al consumo francesi sono balzati del 4,5% a marzo rispetto all’anno scorso, il massimo dall’inizio delle rilevazioni nel 1997. Il dato IPC della zona euro che sarà pubblicato domani dovrebbe essere schizzato del 6,6%, aumentando le pressioni sulla Banca Centrale Europea.
Intanto, i future dell’oro sono in calo dello 0,3% a 1.928,00 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,1161, su dello 0,1%.