Di Peter Nurse
Investing.com - I mercati azionari europei salgono questo mercoledì, gli utili positivi delle compagnie compensano la notizia che il Presidente USA Donald Trump ha messo fine alle trattative su un nuovo pacchetto di aiuti per il coronavirus.
Alle 3:55 ET (07:55 GMT), l’indice DAX in Germania sale dello 0,1%, il francese CAC 40 va su dello 0,1% e l’indice britannico FTSE è in salita dello 0,1%.
Il Presidente Donald Trump ieri ha interrotto le trattative con i Democratici su un nuovo pacchetto di stimoli, twittando che, dopo che vincerà le elezioni presidenziali di novembre, “approveremo un grande piano di stimolo focalizzato sugli instancabili lavoratori americani e sulle piccole imprese”.
Mentre la notizia ha colpito duramente Wall Street ieri sera, i mercati europei l’hanno presa diversamente, concentrandosi sul fatto che Trump punta ancora ad un pacchetto di stimoli se dovesse vincere il mese prossimo (o mettendo in conto la possibilità di un’ondata Democratica che renderebbe più semplice l’approvazione di un nuovo pacchetto di aiuti).
“Ad ogni modo potremo avere uno stimolo”, dal momento che entrambi i candidati lo promettono, afferma il capo economista di ING in Asia, Rob Carnell. “Ma non succederà prima delle elezioni adesso”.
“In un modo o nell’altro ci sarà uno stimolo, ma semplicemente non lo avremo adesso, perciò dovremo temporeggiare per un po’”.
Incoraggia il sentimento in Europa la pubblicazione di alcuni utili forti.
Il titolo di Tesco (OTC:TSCDY) schizza del 2,4% dopo che la più grande catena di supermercati britannica ha riportato un balzo dei suoi profitti del primo semestre di oltre un quarto, con le vendite online raddoppiate durante la pandemia.
Inoltre, Dialog Semiconductor (DE:DLGS) segna un’impennata del 3,5% sulla scia delle previsioni di ricavi migliori del previsto nel terzo trimestre.
Intanto, i casi totali di coronavirus sfiorano i 39 milioni in tutto il mondo, con alcune aree in Europa colpite pesantemente dalla seconda ondata del virus, malgrado la curva dei contagi sia tornata ad appiattirsi in paesi come Spagna ed Italia.
La nuova ondata di Covid-19 rischia di ritardare la ripresa economica della zona euro, ha dichiarato ieri la Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde, e gli investitori seguiranno il suo discorso in programma nel corso della giornata, mentre aumentano le pressioni sulle banche centrali affinché intervengano se lo stimolo fiscale dovesse tardare ad arrivare.
Gli ultimi dati sulla produzione industriale sono stati deludenti, scendendo dello 0,2% ad agosto contro il rialzo previsto dell’1,5%.
I prezzi del greggio sono in forte ribasso questo mercoledì, tra la riduzione delle probabilità di un nuovo pacchetto di aiuti per il coronavirus e l’aumento maggiore del previsto delle scorte di greggio.
L’American Petroleum Institute ha riportato un incremento delle scorte di greggio USA di 951.000 barili la scorsa settimana, in confronto al calo previsto di 831.000 barili, alimentando i dubbi sulla ripresa della domanda nel paese, il maggiore consumatore di greggio al mondo.
Gli investitori attendono ora i dati che saranno pubblicati dalla U.S. Energy Information Administration nel corso della giornata.
I future del greggio USA registrano -1,3% a 40,15 dollari al barile, mentre il Brent, il riferimento internazionale, scende dello 0,9% a 42,25 dollari.
Intanto, i future dell’oro segnano un calo dello 0,7% a 1.896,35 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,1767, su dello 0,3%.