Di Liz Moyer
Investing.com - I titoli azionari statunitensi sono in rialzo dopo le dimissioni del primo ministro britannico Liz Truss a poche settimane dal suo insediamento.
Alle 17:00 CEST il Dow Jones Industrial Average è in salita di 189 punti, pari all’1,1%, mentre l’S&P 500 è in salita dello 0,9% e il NASDAQ Composite dell’1,4%.
Gli utili societari continuano ad arrivare, tra le aspettative che l’S&P 500 mostri una crescita degli utili del 3% per il trimestre. Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) ha registrato un utile migliore del previsto, ma i dati sono stati leggermente al di sotto delle stime di vendita. Il titolo è sceso del 3,9%.
International Business Machines (NYSE:IBM) è salita del 3,9% dopo aver superato le attese nonostante il dollaro forte.
I rendimenti obbligazionari hanno pesato sui titoli. Il rendimento dei Treasury decennali è salito brevemente al 4,18%, un livello mai raggiunto dal 2008. La Federal Reserve sta aumentando aggressivamente i tassi d’interesse per combattere l’inflazione e la maggior parte degli analisti ritiene che si stia dirigendo verso un altro aumento dei tassi di 0,75 punti percentuali quando si riunirà a novembre.
Gli interventi della Fed stanno raffreddando alcuni settori dell’economia, in particolare quello immobiliare. Le vendite di case esistenti sono state le più lente dal 2012, senza contare l’inizio della pandemia, con un calo dell’1,5% a settembre e un tasso annuo corretto di 4,7 milioni. Gli acquirenti sono in disparte, con tassi di interesse dei mutui intorno al 7%, il doppio rispetto a pochi mesi fa.
Le richieste di sussidio di disoccupazione per la scorsa settimana sono sceso inaspettatamente a 214.000 unità rispetto alle 230.000 e 226.000 previste per la settimana precedente.
Nel Regno Unito, la sterlina ha avuto un momento difficile rispetto al dollaro, la Premier Liz Truss si è dimessa dopo meno di due mesi di mandato. Le dimissioni chiudono un periodo caotico iniziato con la cacciata di Boris Johnson, che ha portato il Paese ad abbandonare l’adesione all’Unione Europea.
Il petrolio è in salita. Il greggio WTI è salito dell’1,8%, a 86,03 dollari al barile, mentre i future Brent sono saliti dell’1,5%, a 93,82 dollari al barile. I future dell’oro sono saliti dello 0,9%, a 1649 dollari.