MILANO (Reuters) - Il secondario italiano reagisce senza particolari scosse alla bocciatura del rating sovrano giunta venerdì sera a mercato chiuso, con un 'sell off' della durata di una mezz'ora tra volumi contenuti.
** La mossa dell'agenzia canadese, che allinea la propria valutazione a quelle di Standard & Poor's, Moody's e Fitch, viene in primo luogo interpretata come una sorta di 'normalizzazione', le cui conseguenze si rivelano per lo meno al momento assai modeste.
** Considerato che il rating italiano era sotto osservazione per una possibile revisione peggiorativa già da agosto, gli operatori prendono atto che il 'downgrade' era in ampia parte scontato.
** Rispetto ai 164 punti base di venerdì sera il premio di rendimento Btp/Bund sul tratto a dieci anni è indicato in area 167, con il tasso sul decennale dicembre 2026 che gira sotto 1,93%.
** Gli investitori guardano nel frattempo alla possibilità che Lch Clearnet -- da cui arriva un no commen tramite la portavoce -- ritocchi i margini richiesti per l'utilizzo dei Btp come garanzia per le operazioni di finanziamento.
** "Se si guarda alla storia, le mosse delle agenzie di rating non si sono mai rivelate fedele anticipatore dei momenti di svolta sui mercati. In molti casi, viceversa, si sono limitate a prendere atto del livello di credito già espresso nei prezzi" scrive una nota Lc-Ma a cura di Lorenzo Codogno.
** "In qualche caso hanno fornito una buona opportunità per chiudere le posizioni lunghe o bevi. () L'impatto [del downgrade Dbrs] sarà probabilmente modesto ma non del tutto trascurabile e si vedrà nel tempo" aggiunge.
** Dbrs a parte, non mancano comunque spunti ribassisti. Su tutti, la conferma di fonti del Tesoro di contatti in corso tra il ministro e Bruxelles in merito all'eventuale necessità di una manovra aggiuntiva per la correzione del disavanzo strutturale -- da annunciare entro l'1 febbraio -- in modo da non far scattare una procedura Ue sui conti pubblici fuori controllo.